L’orario ordinario di lavoro del personale ATA prevede 36 ore settimanali, suddivise in 6 ore continuative, generalmente antimeridiane. In alcuni casi il turno di lavoro può essere anche pomeridiano, in funzione di particolari esigenze delle istituzioni scolastiche. La distribuzione delle 36 ore viene definita in sede di contrattazione ed è poi inserita nel piano annuale di lavoro, che rimane invariato per tutto l’anno. In questa sede sono inoltre stabilite possibili deroghe di flessibilità oraria.

Personale ATA: cosa si intende per orario flessibile

Ogni istituto scolastico può adottare diverse tipologie di orario di lavoro, compreso il cosiddetto orario flessibile, che consiste nell’anticipare o nel posticipare l’entrata e l’uscita del personale ATA, a seconda delle necessità e degli obiettivi di ciascuna istituzione scolastica. Nel concreto può essere adottato:

  • in funzione del piano dell’offerta formativa;
  • in funzione dell’orario di servizio e di apertura all’utenza;
  • al fine dell’ampliamento della fruibilità dei servizi;
  • al fine dell’ottimizzazione dell’impiego delle risorse umane;
  • in base all’articolazione generale dell’orario;
  • per il miglioramento della qualità delle prestazioni.

Possibili deroghe

Come anticipato, in sede di contrattazione d’istituto possono essere prese in considerazione le specifiche necessità di alcuni lavoratori, al fine di concedere delle deroghe o delle agevolazioni sull’orario flessibile. In particolare, come riportato in Gazzetta Ufficiale, vanno favoriti nell’utilizzo dell’orario flessibile, compatibilmente con le esigenze dell’istituzione scolastica, i dipendenti che si trovano in particolari situazioni previste dalle leggi n. 1204/71, n. 903/77 e n. 104/92, che ne facciano richiesta.

In seconda battuta potranno essere tenute in considerazione le eventuali necessità del personale, connesse a situazioni di tossicodipendenze, inserimento di figli in asili nido, figli in età scolare e impegno in attività di volontariato, sempre nel rispetto delle necessità della scuola e del restante personale. È bene infine ricordare che l’orario flessibile offre anche una serie di vantaggi per i lavoratori. Per esempio, permette di recuperare possibili ritardi in entrata o in uscita nella medesima giornata.