Ancora criticità sull’organico aggiuntivo ATA PNRR e Agenda Sud. Non solo, per come stanno le cose allo stato attuale, non verrà rinnovato per l’a.s 2024/25, ma emergono criticità anche sul fronte contributivo. Sembrerebbe che, come riporta il comitato spontaneo Evoluzione ATA, i contributi siano stati inseriti a macchia di leopardo e senza rispetto della continuità cronologica, con ripercussioni anche sulla Naspi (indennità di disoccupazione). Vediamo di seguito i dettagli.
Organico aggiuntivo ATA: stallo su contributi e Naspi
“La situazione a cui ci si intende riferire riguarda il mancato caricamento sul portale INPS dei contributi previdenziali legati ai rapporti di lavoro che, soprattutto con riguardo al caso dei contratti PNRR/Agenda Sud, si sta rivelando ancora più spinosa.” Così Evoluzione ATA intende porre l’attenzione su questa ennesima problematica dell’organico aggiuntivo ATA. Dalle testimonianze raccolte sembrerebbe infatti che mancherebbero ancora i contributi riguardanti i contratti che vanno da ottobre a dicembre 2023, mentre comparirebbero quelli dei contratti compresi tra gennaio e aprile 2024. Non compare nulla ancora nel periodo maggio-giugno 2024. Insomma, non sembrerebbe chiaro il ‘modus operandi’ con cui è stata aggiornata la situazione contributiva di questi lavoratori della scuola.
Tra l’altro questi vuoti contributivi stanno generando problematiche sul riconoscimento, sul calcolo e sull’erogazione dell’indennità Naspi che risulta, per lo più, in una situazione di stallo un po’ ovunque. In mancanza dei contributi visibili, vengono infatti richiesti i cedolini, ma in assenza di regolare pagamento degli stipendi, spesso non si dispone nemmeno dei cedolini stessi.
Gli interessati hanno contattato i vari soggetti istituzionali coinvolti senza comunque ricevere risposte esaustive. Noipa ha invitato a rivolgersi alla Ragioneria Territoriale dello Stato della provincia di appartenenza. Quest’ultima ha risposto che occorre rivolgersi all’Ufficio di servizio per la sistemazione della posizione contributiva. E da ultimo l’Inps si è limitata a chiarie che “per quanto riguarda la durata della NASPI la scuola non ha ancora versato tutti i contributi e per il
momento la durata è solo questa”. Una delle istituzioni scolastiche ha poi voluto precisare che la ‘colpa’ non è imputabile alla scuola dal momento che le pratiche in oggetto sono gestite tra MEF e Inps, e i ritardi non è chiaro da cosa dipendano.
A questo punto resta da capire se Ministero e Governo siano al corrente di questa situazione di stallo e, in caso affermativo, come intendono muoversi. L’organico aggiuntivo ATA attende risposte.