Nella confusione generale, tra emendamenti presentati, ritirati e bocciati, l’organico aggiuntivo ATA continua a far parlare di sè, sebbene ad oggi non sembra ancora esserci stata una chiara intenzione di volerlo riattivare. Continuano le pressioni del personale coinvolto (assistenti amministrativi e tecnici e collaboratori scolastici) oltre che da parte di alcune sigle sindacali. Nel frattempo anche sul fronte politico possiamo registrare alcuni recenti interventi volti all’attivazione dei contratti. Oggi apprendiamo che nell’ambito di una seduta alla Camera dei Deputati, avente ad oggetto il Decreto PNRR, sono stati presentati alcuni ordini del giorno aventi ad oggetto proprio la proroga dell’organico aggiuntivo ATA. Vediamo di seguito di cosa si tratta.
Cos’è un ordine del giorno
L’ordine del giorno ha diverse accezioni. Nell’ambito degli Odg in esame facciamo però riferimento ad un ‘atto di indirizzo’, cioè un documento che si apre solitamente con la formula “Il Senato/la Camera impegna il Governo a…” o “invita il Governo a..”, avente carattere accessorio rispetto ad un altro testo (che può essere un disegno di legge o un decreto) su cui l’Assemblea o una Commissione è chiamata a deliberare. Con l’ordine del giorno, così inteso, si vuole impegnare politicamente il Governo ad applicare quanto indicato nell’Odg stesso.
Il Governo dal canto suo, se intende accogliere l’ordine del giorno, può esprimere la sua accettazione; il presentatore può in ogni caso chiedere che l’ordine del giorno sia messo ai voti.
Gli ordini del giorno sull’organico aggiuntivo ATA
Venendo nello specifico all’organico aggiuntivo ATA diversi parlamentari hanno presentato degli ordini del giorno per impegnare il Governo a riattivarlo facendo partire nuovamente i contratti da gennaio. Tra questi riportiamo l’Odg Cangiano, Amorese, Di Maggio in cui si legge: “la Camera (…) impegna il Governo a valutare l’opportunità, stante la copertura finanziaria, di provvedere all’attivazione dei contratti per gli incarichi temporanei del personale ATA cosiddetto «organico aggiuntivo», al fine principale di garantire per l’anno in corso il corretto prosieguo delle attività legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza, ad «Agenda Sud» e ad «Agenda Nord», che così tanto diventano importanti nell’affermazione della centralità della scuola come agenzia educativa e come luogo di aggregazione sociale e culturale anche al di fuori di un contesto prettamente scolastico e didattico.”
Troviamo inoltre l’ordine del giorno Zaratti, Mari, Piccolotti, Zanella in cui si legge: “La Camera (…) impegna il Governo a prevedere, in un successivo provvedimento, la proroga almeno a tutto il 2026 dei contratti a tempo determinato riguardanti il personale amministrativo, tecnico e ausiliario impegnato nelle istituzioni scolastiche statali di primo e secondo grado, negli interventi attuativi del PNRR, individuando le necessarie risorse.”
Infine l’ordine del giorno Iacono, Manzi, Orfini, Berruto: “La Camera (…) impegna il Governo, considerata la durata triennale dei progetti connessi al PNRR, a prorogare l’organico aggiuntivo assegnato alle istituzioni scolastiche in seguito all’attuazione del piano Agenda Sud e al PNRR per la durata del programma fino al 30 giugno 2026, anche in considerazione delle criticità derivanti dal dimensionamento scolastico in corso.“
Il commento di Antonio Caso (M5S): “Pura propaganda”
Poche ore fa Antonio Caso, Capogruppo M5S in Commissione Cultura, alla Camera ha commentato il tema dell’organico aggiuntivo ATA, ritenendo che il Governo si stia prendendo gioco del personale ATA: “il Governo ha prima presentato e poi ritirato un emendamento, a firma della deputata di FDI Di Maggio, che chiedeva la riattivazione dal 7 gennaio al 7 giugno 2025 dei contratti temporanei PNRR. Oggi, con un’operazione puramente propagandistica, il deputato Cangiano di FDI ha proposto un odg per chiedere la stessa cosa e cioè di riattivare i contratti del personale ATA. Quindi, prima hanno ritirato l’emendamento che avrebbe quantomeno dato un poco di ossigeno ai lavoratori e alle lavoratrici ATA, e poi hanno presentano un odg che già sanno resterà lettera morta. Una chiara ed evidente presa in giro da parte di una maggioranza che non perde occasione per mortificare un organico sedotto in campagna elettorale e poi completamente abbandonato.
Noi testardamente ci riproveremo anche in Legge di Bilancio, così come facciamo da inizio legislatura, sempre più convinti che sia indegno il trattamento riservato da questo Governo al personale ATA”.