personale ATA
Aula scolastica

Dopo l’approvazione del decreto legge Politiche di Coesione da parte del Consiglio dei ministri, è arrivata anche la nota ufficiale del Ministero dell’Istruzione e del Merito con le istruzioni per le scuole. Ciò ha permesso la proroga fino al 15 giugno di 6.147 collaboratori scolastici a supporto dei progetti del PNRR e di Agenda Sud. Inizialmente il decreto-legge numero 75/2023 aveva stanziato risorse a sufficienza per l’organico aggiuntivo ATA con contratti a tempo determinato fino al 31 dicembre 2023. Successivamente, la Legge di Bilancio 2024 ha prorogato i contratti fino al 15 aprile 2024.

Proroga organico aggiuntivo ATA: la soddisfazione di Anief

A seguito del via libera del Cdm per la proroga dell’organico aggiuntivo ATA nell’ambito dei progetti PNRR e Agenda Sud è arrivata la nota operativa numero 3378 del MIM che autorizza a caricare nel SIDI i rinnovi dei contratti. Anche l’associazione sindacale Anief si è detta soddisfatta del risultato raggiunto. “Grazie alla coerenza del Governo anche questo obiettivo è raggiunto”. Ha commentato il presidente nazionale Marcello Pacifico.

“Con il ministro Valditara si è riusciti a far capire che, per portare avanti i progetti PNRR, era necessario dotare le scuole di personale amministrativo che potesse supportare il lavoro e raggiungere gli obiettivi”. Aveva dichiarato Pacifico già negli scorsi giorni. “Abbiamo cercato di convincere il Governo sulla necessità della proroga di tutti i contratti”. Aveva inoltre ribadito, alludendo al lavoro portato avanti da Anief a supporto del personale ATA. Tuttavia, questo secondo Anief sarebbe solo un primo passo per riuscire a concretizzare maggiori obiettivi per il futuro.

Si punta alla conferma fino al 2026

Nonostante i risultati ottenuti, occorre adesso puntare alla riconferma dei contratti fino al 2026. “Da oggi stesso ci impegneremo al massimo per fare in modo che questi posti vengano confermati per tutta la durata del PNRR, quindi almeno altri due anni”. Ha detto una volta di più Pacifico. In quest’ottica è quindi necessario lavorare affinché il Ministero dell’Economica e delle Finanze decida di stanziare ulteriori risorse non a singhiozzo, ma con continuità. “Certamente, servirà un nuovo finanziamento del MEF ma lo impone la logica e il buon senso, sempre se si vogliono rispettare gli impegni presi con l’Unione europea sui Progetti di ripresa e resilienza oltre che per la lotta alla dispersione prevista con l’Agenda Sud”. Ha infine concluso il presidente Anief.