Fumata nera sull’organico aggiuntivo ATA nella legge di bilancio. Dopo giorni in cui questo personale è rimasto col fiato in sospeso, non si vede niente all’orizzonte in merito ad un suo possibile ripristino. Sembrerebbe esserci un problema di risorse, che però potrebbe comunque essere risolto per non andare incontro a conseguenze peggiori, quali la perdita dei fondi PNRR. Marcello Pacifico (Anief) è tornato sul tema ieri ai microfoni di Orizzonte Scuola, spiegando quali speranze future potrebbero esserci.

“A rischio le risorse del PNRR senza organico aggiuntivo ATA”

Già gli ultimi mesi dell’a.s 2023/24 erano stati travagliati per l’organico aggiuntivo ATA, ma nulla sembrava lasciar presagire circa un suo mancato rinnovo nell’anno successivo. L’ulteriore scure si era poi abbattuta su questi lavoratori alla notizia dei tagli preannunciati a partire dal 2025 (ora rinviati al 2026). E di recente, nelle ultime settimane, si è assistito ad un ‘tira e molla’ sul ripristino di questo personale conclusosi alla fine con un nulla di fatto. Ad oggi non se ne parla. Quindi cosa aspettarsi?

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha dichiarato: “L’organico Pnrr non è organico Covid, questo deve essere chiaro. Il Pnrr c’è? Sì. Sono stati assunti? Sì. Allora devono essere assunti ancora. Appena approveranno la Legge di bilancio 2025 verranno inseriti i 50 milioni per il sistema scolastico; spero che nel primo decreto utile ci sia anche un emendamento che lo ripristini, è un organico necessario che deve essere attivato”. E ancora: “Alla domanda ‘quando dovrebbe essere ripristinato’ rispondo dicendo che, secondo me, nel primo decreto legge che parla di Pnrr bisognerà insistere e capire che se non inseriamo questo personale aggiuntivo perderemo non solo i contratti ma anche le risorse legate al Pnrr”.