Sembrava essersi risolta la questione della proroga dell’organico aggiuntivo ATA con il Decreto Legge Coesione e la nota n. 3378 del 2 maggio 2024 diffusa dal MIM. I 6.147 collaboratori scolastici PNRR e Agenda Sud possono essere ‘riassunti’ fino al 15 giugno. La data di inizio della ‘ricontrattualizzazione’ doveva essere ieri, 2 maggio. Eppure si stanno riscontrando situazioni discordanti, nella confusione e nel caos totali. Non tutto il personale ATA interessato si è visto riconvocare dalle istituzione scolastiche. Ma come mai? Facciamo chiarezza.
Organico aggiuntivo ATA: iter ‘ricontrattualizzazione’ diverso tra le scuole
Oltre 2 settimane di scopertura contrattuale, su cui non è ancora chiaro come verrà applicata la retroattività, almeno giuridica, e quando. A cui si aggiunge l’ulteriore incertezza in cui versano ancora molte segreterie scolastiche che non sanno come muoversi per ‘ricontrattualizzare’ l’organico aggiuntivo ATA, e di conseguenza anche alcuni degli stessi collaboratori scolastici coinvolti non sanno quando potranno rientrare al lavoro. Ma cosa blocca ancora affinchè si possa procedere alla proroga?
Ripercorrendo brevemente le tappe travagliate dell’ultimo periodo il 16 aprile il MIM aveva emanato una nota in cui chiariva che il proseguimento dei contratti sarebbe stato possibile soltanto dopo l’entrata in vigore del primo provvedimento utile. Quest’ultimo è arrivato il 30 aprile col DL Coesione. Con successivo comunicato il Ministero ha confermato che le proroghe sarebbero state attive dal 2 maggio al 15 giugno. La data del 15 giugno è contenuta sia nella bozza del dl Coesione, sia nella nota ministeriale del 2 maggio. Non c’è invece la data del 2 maggio come (ri)inizio dei contratti, annunciata dal MIM nel comunicato del 30 aprile. Tra l’altro nelle scorse ore le funzioni SIDI per la gestione dei contratti non erano ancora attive. E manca ancora il decreto in Gazzetta Ufficiale. Dopo la pubblicazione il provvedimento entrerà in vigore.
In tutto questo marasma apprendiamo che alcune scuole hanno ‘ricontrattualizzato’ l’organico aggiuntivo ATA già da ieri, 2 maggio, altre non ancora, mentre alcune istituzioni scolastiche faranno ripartire i contratti da lunedì 6 maggio. A quanto pare quindi le scuole possono far ripartire i contratti in date diverse, ma il contratto-proroga dovrebbe avere decorrenza dal 2 maggio, anche se i lavoratori saranno di fatto in servizio nei giorni successivi.
La nota del 2 maggio precisa inoltre che la stipula dei contratti riguarda i soli lavoratori assunti fino al 15 aprile. In caso di rinuncia le scuole possono attingere dalle graduatorie di istituto.
Arriva un’ulteriore nota chiarificatrice (AGGIORNAMENTO)
Alla luce delle descritte ‘ricontrattualizzazioni’ a macchia di leopardo nel corso della giornata è intervenuto sulla propria pagina Facebook il deputato leghista Rossano Sasso a fornire ulteriori delucidazioni e anticipando l’ulteriore nota ministeriale n. 3443 del 3 maggio 2024:
“Messaggio per le scuole che non hanno ancora provveduto alla stesura dei contratti per alcuni collaboratori scolastici dell’organico aggiuntivo: le aree Sidi sono aperte da ieri, potete provvedere all’inserimento dei contratti, la Ragioneria generale dello Stato ha confermato la copertura economica. Non sono retroattivi, (per renderlo tale dal punto di vista giuridico sto provvedendo con un apposito emendamento) partono dal 2 Maggio e non è necessario aspettare la pubblicazione del Decreto Legge in Gazzetta Ufficiale. La circolare è chiara, tuttavia ho chiesto agli uffici del Ministero, che ringrazio, una ulteriore nota esplicativa.”
Nel frattempo Sasso ha anche invitato a fornirgli ulteriori segnalazioni in caso di mancata regolarizzazione dei contratti.