Si attende ancora di capire se l’organico aggiuntivo ATA PNRR e Agenda Sud, con riguardo ai collaboratori scolastici, sarà prorogato. Sono 6.000 i contratti in scadenza il 15 aprile e gli interessati stanno vivendo giorni di preoccupazione. Il Comitato per la proroga dei contratti Pnrr e Agenda Sud dei collaboratori scolastici ha diffuso nelle scorse ore un comunicato sollecitando un intervento urgente che ponga fine all’interminabile attesa.
Il comunicato dell’organico aggiuntivo
Di seguito riportiamo il comunicato che il Comitato per la proroga dei contratti PNRR e Agenda Sud ha diffuso in rete:
“Abbiamo appreso da fonti di stampa che, dal prossimo 9 aprile 2024, saranno votati nella quinta Commissione della Camera dei Deputati due emendamenti presentati dalla maggioranza (14.35 NM, 14.36 LEGA, 14.37 FDI, 14.38 FI) e dall’opposizione (14.41 e 14.42 AVS) riguardanti la proroga al 30 giugno 2024 dei 6000 contratti di lavoro PNRR e Agenda Sud dei collaboratori scolastici delle scuole del Ministero dell’Istruzione e del Merito”. Così esordisce il Comitato.
“Altresì – prosegue – abbiamo appreso che il Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Onorevole Paola Frassinetti, ha dichiarato qualche giorno fa in pubblica audizione in Commissione Istruzione quanto segue: “nel condividere l’esigenza di intervenire per prolungare i contratti in essere al 30 giugno 2024 informo che sono in corso le necessarie interlocuzioni per individuare le risorse destinate alle predette finalità pari a circa 20 milioni di euro.
6000 famiglie dovranno attendere ancora una settimana per vedersi riconosciuta una proroga promessa più volte dalla maggioranza di governo e non ancora attuata. Ci troviamo ancora una volta costretti a rimarcare il fatto che una mancata proroga dei loro contratti a tempo determinato, creerebbe un grave disservizio alle scuole e aggraverebbe ulteriormente la carenza di personale già esistente. Seppur in misura non adeguata ai reali fabbisogni delle scuole italiane, queste assunzioni, almeno nelle intenzioni del governo, avrebbero dovuto consentire agli istituti scolastici, già oggetto in passato di tagli indiscriminati da parte di tutti i governi (da ricordare i tristemente famosi tagli lineari del ministro Tremonti) di prendere una boccata d’ossigeno.
“Eviteremo, pertanto, di ritornare sul “licenziamento” della notte di Capodanno di ben 4000 tra assistenti amministrativi e tecnici ai quali era stata promessa, e poi negata, una proroga sino al 30 giugno 2024. Ed eviteremo anche di ricordare che, se non dovessero passare i sopracitati emendamenti, si spalancheranno le porte “infernali” della disoccupazione per altri 6000 lavoratori, in aggiunta ai 4000 di cui sopra. Ma soprattutto, eviteremo di ricordare che il governo ha abolito il reddito di cittadinanza per favorire l’occupazione“.
“I collaboratori scolastici – continuano – svolgono compiti di primaria importanza per il regolare funzionamento degli istituti scolastici, dalla vigilanza degli alunni alla pulizia e sanificazione degli ambienti, alla manutenzione, oltre a garantire il corretto svolgimento delle attività pomeridiane, finanziate proprio con i fondi PNRR e necessarie per disincentivare la dispersione scolastica nelle aree disagiate del Paese.
Molti di loro, contando sulle promesse di un governo in carica, nel pieno esercizio delle sue funzioni, e non basate su campagne elettorali, hanno investito nella credibilità delle istituzioni accettando incarichi di organico aggiuntivo PNRR fuori dalla regione di residenza, lasciando i propri figli e le proprie famiglie a centinaia di chilometri di distanza, pagando affitti esosi ed affrontando notevoli difficoltà in termini logistici ed economici. La loro perdita causerebbe un’ulteriore carenza di personale, con ricadute negative sulla qualità dell’istruzione e sulla sicurezza degli studenti e delle stesse scuole, già a corto di personale“, continua il Comitato.
“E la situazione è destinata a peggiorare. I progetti e le attività a carico delle scuole aumentano. I pochi collaboratori scolastici rimasti non possono addossarsi tutte le responsabilità, e il rischio è di un calo drastico della qualità dei servizi offerti”, aggiungono.
Per questo motivo, il Comitato “chiede un intervento urgente del governo per reperire i fondi necessari a prorogare i contratti in scadenza e, per il futuro, ad attuare ogni iniziativa utile a far si che l’organico aggiuntivo, dapprima utilizzato durante la pandemia e ora grazie ai fondi PNRR, divenga “strutturale”.