Sebbene sembri ormai essere calato il sipario sull’organico aggiuntivo ATA ogni provvedimento può presentarsi come via utile al suo ripristino, sebbene siamo ormai giunti a metà anno scolastico. Il dato lampante è del resto rappresentato dallo stremo da cui sono caratterizzate le scuole, che al contrario avrebbero bisogno di maggiore personale per poter svolgere tutte le adempienze a cui sono sottoposte. E così, se da un lato sembrano essere state avanzate proposte di emendamento al decreto PNRR sexies da parte di alcune sigle sindacali, non mancano anche veri e propri appelli rivolti al Governo. In questo ultimo senso si inserisce Snals Confsal, che preme affinchè si giunga, almeno nella seconda parte dell’a.s 2024/25, alla ricontrattualizzazione dell’organico aggiuntivo ATA.
Organico aggiuntivo ATA: “Situazione insostenibile nelle scuole”
Nelle scorse ore, Elvira Serafini, segretaria nazionale Snals Confsal, ha richiesto il ripristino urgente dell’organico aggiuntivo ATA: “La situazione attuale nelle scuole e nelle segreterie, incaricate della realizzazione degli interventi previsti dalla Missione 4 del PNRR, è diventata insostenibile. Le scuole e le segreterie sono sovraccaricate di compiti e responsabilità che rendono impossibile la realizzazione degli obiettivi del PNRR senza un adeguato supporto.
La mancanza di personale qualificato e la cessazione dei contratti a tempo determinato per circa 6000 precari dall’anno scorso, senza alcuna reale motivazione, hanno aggravato ulteriormente la situazione. Per queste ragioni, chiediamo che attraverso il primo veicolo legislativo utile siano ripristinati i contratti a tempo determinato per i precari. Questi contratti devono essere mantenuti attivi fino al 2026, termine previsto per il completamento delle azioni del PNRR assegnate alle scuole. Solo così sarà possibile garantire la sostenibilità e l’efficacia degli interventi previsti, assicurando al contempo condizioni di lavoro dignitose e stabili per il personale coinvolto”.
Un appello accorato, dunque, quello proveniente da Snals, che fa leva intanto sul fatto che i progetti PNRR (e Agenda Sud) possano essere a rischio se non viene nuovamente assunto l’organico aggiuntivo ATA, e, soprattutto, viene posto l’accento sull’esigenza di garantire condizioni efficienti di lavoro nella scuola, possibili solo con un quantitativo adeguato di personale.