Spesso si sente di parlare di organico di diritto e organico di fatto. Ma soprattutto per chi si affaccia per la prima volta nel mondo dell’insegnamento non è chiara la differenza. Capire di cosa si tratta è importante anche con riguardo alle supplenze e alla scelta delle 150 preferenze cui saranno chiamati gli aspiranti inseriti nelle Gps. In linea generale la dotazione organica rappresenta l’insieme dei posti assegnati a un’istituzione scolastica per il corretto avvio dell’anno scolastico. Facciamo dunque maggiore chiarezza.

Organico di diritto

Quando parliamo di organico di diritto facciamo riferimento ad un organico previsionale, in cui le cattedre e i posti del personale scolastico, assegnati annualmente alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, vengono determinati tenendo conto delle classi autorizzate sulla base del numero degli alunni iscritti. Si tratta quindi di un organico che dipende dalle iscrizioni ricevute di alunni e dalle classi create. Le cattedre in organico di diritto rimangono per l’intero anno scolastico, quindi fino al 31 Agosto, e possono essere occupate da docenti titolari nella scuola (quindi di ruolo) o possono rimanere vacanti.

In questo secondo caso saranno disponibili per la mobilità, le immissioni in ruolo o per incarichi annuali (utilizzazioni, assegnazioni provvisorie o supplenze annuali fino al 31 agosto). Supplenze annuali in organico di diritto, quindi appunto fino al 31 agosto, vengono assegnate dalle Gae, e in subordine dalle Gps. Se queste graduatorie dovessero esaurirsi gli uffici scolastici territoriali autorizzano le istituzioni scolastiche ad assegnare i posti al 31 agosto residuali anche dalle graduatorie d’istituto.

Organico di fatto

Altra cosa è l’organico di fatto. Questo deriva dalle modifiche che l’organico di diritto può subire dopo la scadenza delle iscrizioni da parte degli studenti. Le modifiche possono dipendere da diversi fattori: trasferimento di alunni in altra scuola, nuove iscrizioni, alunni ripetenti il cui numero non è prevedibile in fase di elaborazione dell’organico di diritto.

Rientrano nell’organico di fatto anche tutti i posti, le cattedre o gli spezzoni che, pur essendo occupati da un docente titolare, si rendono disponibili per un intero anno scolastico e come tali possono essere utilizzati per la mobilità annuale, per le supplenze fino al 30 giugno, ma non per la mobilità o le immissioni in ruolo in quanto non si tratta di posti o cattedre vacanti. Proprio perchè non sono posti vacanti riguardano quei casi in cui ad esempio il docente titolare si assenta per un intero anno scolastico per aspettativa, mandato politico, mobilità annuale, part-time, “liberando” quindi la cattedra nella quale continuano comunque a conservare la titolarità. Rientrano anche tra le cattedre da assegnare al 30 giugno quelle in deroga sull’organico di sostegno.

Le supplenze in organico di fatto, quindi al 30 giugno, rappresentano di solito la maggioranza, e vengono attribuite sempre da Gae e Gps. Esaurite queste graduatorie ancora una volta potranno essere le scuole ad assegnarle dalle graduatorie d’istituto.