Cosa si intende esattamente per diritto d’accesso ai documenti amministrativi e cosa si può ottenere grazie a questo istituto giuridico? Questo argomento è l’oggetto di uno dei nostri webinar con l’Avvocato Fabio Rossi. Potete visualizzarlo alla fine di questo articolo o direttamente dal nostro canale YouTube. Il diritto entra in gioco quando si hanno questioni aperte con la pubblica amministrazione – e, specificamente, nel caso di docenti e ATA, l’amministrazione scolastica. Questo sia che si tratti del proprio istituto scolastico per vicende legate allo svolgimento del servizio oppure di un ufficio scolastico regionale qualora se si è partecipato ad un concorso o, ancora, un ufficio provinciali in caso, ad esempio, gps; e così via.
Diritto d’accesso ai documenti amministrativi: cos’è
L’esercizio del diritto di accesso permette, a monte, di sapere se si è subito un torto e, allo stesso tempo, di precostituirsi lo strumento di prova per poter difendere in giudizio i propri. E’, infatti, bene sottolineare che qualsiasi violazione dei propri diritti deve essere provata da parte di chi lamenta, altrimenti il relativo ricorso verrà senz’altro rigettato. Ma vediamo cosa si intende esattamente per diritto d’accesso e cosa è possibile ottenere tramite esso. A questo fine scomponiamo la frase: accesso / ai documenti / ammnistrativi.
Il significato del termine accedere, in questo contesto, è abbastanza intuitivo: accedere normalmente significa entrare, in questo caso specificamente entrare in possesso, ottenere. Ottenere cosa?
Cosa si può ottenere?
La legge 241 del 1990 che regolamenta il diritto (in particolare all’art.22 e seguenti) afferma che per “documento amministrativo” s’intende “ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti”. Quindi, anche fotografie, video, file digitali di qualsiasi tipo.
Un’importante precisazione la fa il comma 4 dell’art.22 L.241/90 laddove afferma che: “4. Non sono accessibili le informazioni in possesso di una pubblica amministrazione che non abbiano forma di documento amministrativo”. Dietro questa frase apparentemente innocua si nasconde una delle insidie maggiori quando si presenta un’istanza d’accesso. Non si possono ottenere informazioni ma documenti, ossia né si può chiedere alla pubblica amministrazione di confezionare ad hoc un documento che contenga tutte le informazioni che a noi interessano ma bisogna individuare dei documenti già esistenti che possano tornare utili ai nostri fini.
Esempi pratici
Quindi, a titolo di esempio: non si può affermare in un’istanza di accesso agli atti “Chiedo di sapere se i candidati X e Y che mi hanno scavalcato in sede di assunzione possiedono il requisito della disoccupazione necessario per godere dei vantaggi della 104”, perché questa sarebbe una richiesta di informazioni e non una richiesta di documenti e, quindi, verrebbe senz’altro rigettata. Si dovrà, invece, individuare il documento in cui quell’informazione che ci serve è contenuta ed indicarlo espressamente nella richiesta. Nell’esempio di prima dovremo quindi scrivere così: “Chiedo di avere copia della domanda di partecipazione al concorso (oppure di inserimento in gps) dei candidati X e Y al fine di verificare se gli stessi hanno indicato il requisito della disoccupazione necessario per godere dei vantaggi della legge 104 “.
In base alle norme e alla giurisprudenza, ciò risulta decisivo. Il riferimento al documento richiesto deve essere, quindi, più specifico possibile, anche se non è necessario indicare la data esatta dello stesso o il numero di protocollo. Per altre info sull’argomento potete visionare il video su YouTube.