Più di 235mila lavoratori tra docenti e personale ATA sopra i 60 anni di età sono attualmente in servizio nelle scuole, con un impatto negativo anche sugli studenti. Una situazione che risulta penalizzante per chi vorrebbe andare in pensione prima, per favorire anche il naturale ricambio generazionale tra i docenti.
Anief: ‘Bisogna mandare in pensione prima docenti e ATA’
Il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, ha dichiarato che il voler ‘continuare a ignorare il fatto che centinaia di migliaia di lavoratori della scuola siano a rischio burnout, causato dallo stress professionale, è un atteggiamento che non possiamo più accettare da parte dei legislatori. Sono in tanti a condividere la nostra opinione – ha aggiunto Pacifico – considerando che in solo un mese e mezzo abbiamo raccolto quasi 80.000 firme sulla nostra petizione online‘.
‘Per questo motivo – prosegue il presidente Anief – chiediamo con sempre maggiore determinazione il riconoscimento del burnout per il personale scolastico e nuove normative per il pensionamento a 59-60 anni, senza penalizzazioni. Chiediamo che il trattamento riservato agli insegnanti sia lo stesso di quello previsto per il personale delle forze armate e della polizia, insieme al riscatto gratuito degli anni di università, come avviene per gli ufficiali dell’esercito, come sollecitato anche dall’ex presidente dell’INPS, Raffaele Tridico, un paio di anni fa”. Sono quasi 80.000 le adesioni alla petizione Anief, che chiede la possibilità di pensionamento anticipato, trattando il personale scolastico allo stesso modo di quello delle forze armate e della polizia.