pensione 2025
Cartello 2024-2025

Molti lavoratori prossimi alla pensione si domandano se sia più conveniente usufruire dell’uscita anticipata quest’anno oppure se sia meglio rimandarla al 2025 al fine del calcolo dell’assegno. Per rispondere al quesito è necessario fare riferimento al diritto di cristallizzazione. Scopriamo subito che cos’è questo istituto e come funziona.

Pensione anticipata: cosa rischia chi la rimanda al 2025?

Non sapendo ancora che cosa accadrà l’anno prossimo nell’ambito della Riforma delle pensioni è normale che moltissimi italiani prossimi a lasciare il lavoro si stiano chiedendo che cosa potrebbero rischiare nel caso in cui dovessero decidere di posticipare l’accesso alla pensione anticipata e quanto potrebbero perdere (o guadagnare) sull’assegno. A tal proposito, è bene precisare che in generale chi consegue i requisiti per accedere alla pensione con una data misura può far valere il suo diritto alla cristallizzazione della pensione. Dunque potrà richiedere di uscire dal mondo del lavoro a quelle determinate condizioni anche dopo la scadenza della misura stessa.

Pensiamo ad esempio a Quota 103 che nel 2023 prevedeva, a parità di requisiti, il calcolo dell’assegno con il sistema misto (retributivo + contributivo) mentre nel 2024 prevede il calcolo con il sistema contributivo puro. Chi ha deciso di accedervi quest’anno subisce il calcolo dell’assegno con il sistema contributivo puro, ma solo se ha maturato 62 anni di età e 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2024. Chi, invece, ha raggiunto i requisiti nel 2023 segue le stesse regole valide l’anno scorso e quindi riceve un trattamento calcolato con il sistema misto, proprio in virtù del diritto alla cristallizzazione della pensione. Pertanto chi quest’anno centra i requisiti per lasciare il lavoro con Quota 103 nella forma attuale potrà uscire alle medesime condizioni anche nel 2025.

Cos’altro c’è da sapere

Andando in pensione un anno dopo si fa salire il coefficiente di trasformazione. Tuttavia, bisogna tenere conto che rimandando la pensione al 2025 i coefficienti di trasformazione usati saranno quelli validi per il biennio 2025-2026. Dunque il vantaggio potrebbe essere meno significativo se i coefficienti dovessero cambiare in peggio rispetto a quelli attuali.

Ricordiamo a riguardo che, dopo la pandemia, la vita media della popolazione è diminuita e quindi i coefficienti per il biennio 2023-2024 sono aumentati. Nel 2025, invece, la vita media tornerà a risalire, pertanto è probabile che avvenga una variazione negativa dei coefficienti. Di conseguenza, ciò potrebbe ridurre leggermente l’utile sull’importo della pensione a cui va incontro chi rimanda l’uscita dal lavoro di un anno, pur avendo già maturato i requisiti necessari nel 2024.