Mentre si avvicinano sempre di più le scadenze delle attuali misure pensionistiche e della presentazione della Legge di Bilancio 2025, continua il lavoro del Governo sulla Riforma delle pensioni. Quali sono attualmente le ipotesi al vaglio? Che cosa potrebbe contenere il pacchetto pensionistico nel breve e nel lungo termine?
Pensioni 2025: cosa potrebbe contenere la riforma
Negli ultimi mesi si è parlato di diverse novità che potrebbero riguardare le pensioni a partire dal prossimo anno. Innanzitutto, c’è da capire che fine faranno le misure prossime alla scadenza tra cui Quota 103, Opzione Donna e l’Ape sociale. Per quanto riguarda queste ultime due soluzioni, è altamente probabile che vengano prorogate. Quota 103 potrebbe invece essere sostituita da altri meccanismi, tra cui:
- Quota 104: prevedrebbe gli stessi requisiti dell’attuale Quota 103. L’unica differenza riguarderebbe il requisito anagrafico che andrebbe a salire di un anno. Per andare in pensione bisognerebbe dunque avere 41 anni di contributi versati e 64 di età;
- Quota 41 per tutti: è il cavallo di battaglia della Lega e permettere di lasciare il lavoro con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica, in cambio però del ricalcolo contributivo dell’assegno;
- Pensione flessibile a 64 anni: si tratta della proposta avanzata dal CNEL che premierebbe chi ritarda l’uscita dal lavoro ed andrebbe invece a penalizzare in maniera significativa (circa il 3,5% in meno sull’assegno per ogni anno di anticipo) chi decide di anticipare la pensione rispetto alla soglia dei 67 anni.
Ad oggi non si esclude nemmeno del tutto una possibile proroga della misura nella forma attuale o con un ulteriore inasprimento dei requisiti.
Le altre misure
Oltre a studiare delle alternative a Quota 103, il Governo starebbe vagliando anche delle altre misure che andrebbero a completare il pacchetto pensionistico dei prossimi anni.
- Pensione di vecchiaia: attualmente per accedere alla pensione di vecchiaia occorre avere 67 anni di età ed almeno 20 anni di contributi. È tuttavia possibile che il requisito anagrafico venga portato a 25 anni. Ciò avrebbe un impatto notevole soprattutto su quei lavoratori che iniziano ad avere un’età importante, ma possono contare su una carriera relativamente breve. Ad ogni modo, visti i tempi ristretti entro cui il Governo deve presentare la bozza, è poco probabile che questa modifica avvenga già dal prossimo anno.
- Pensione anticipata con finestre di attesa più lunghe: ad oggi si può andare in pensione prima con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne). Nel 2024 la finestra di attesa per l’erogazione della pensione è stata estesa a tre mesi dopo il raggiungimento del requisito contributivo. Nel 2025 si potrebbe assistere ad un ulteriore allungamento delle tempistiche, fino ad arrivare a 7 mesi. In quest’ambito si discute inoltre sulla possibilità di introdurre il calcolo contributivo puro dell’assegno, decisamente più penalizzante rispetto al sistema misto (contributivo + retributivo), anche per coloro che hanno accumulato contributi fino al 1995.
Si ricorda che per ora queste sono solo delle ipotesi. Con la presentazione della bozza della nuova Legge di Bilancio si avranno delle indicazioni più precise in merito ai piani del Governo sul fronte pensioni.