Quota 41 è la misura di anticipo pensionistico che il Governo Meloni vorrebbe estendere a tutti i lavoratori senza limiti anagrafici entro la fine della legislatura, ma chi è che può già usufruirne nel corso del 2024? Tutte le informazioni utili.

Pensioni: chi può accedere a Quota 41 nel 2024?

Tra gli obiettivi del Governo sul fronte pensionistico c’è almeno in teoria l’introduzione di Quota 41 per tutti senza limiti anagrafici. Ciò significa che con questa misura si potrebbe lasciare il lavoro con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Ad oggi, però, tale meccanismo è fruibile solo dai cosiddetti lavoratori precoci, cioè coloro che hanno maturato 41 anni di contributi, di cui almeno 1 versato prima dei 19 anni. A ciò si aggiungono inoltre degli altri specifici requisiti previsti dalla legge. In particolare, per poter beneficiare della misura occorre:

  • essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • aver iniziato a versare contributi prima del 31 dicembre 1995;
  • raggiungere i 41 anni di contribuzione entro il 31 dicembre 2026.

Nel caso in cui risultino essere soddisfatte tutte le condizioni sopra elencate, bisogna poi rientrare in uno dei seguenti casi:

  • trovarsi in stato di disoccupazione;
  • avere svolto attività usuranti;
  • essere un caregiver;
  • avere un’invalidità civile superiore o uguale al 74%.

Le domande

Per presentare la domanda per poter usufruire di Quota 41 occorre aver raggiunto tutti i requisiti da almeno tre mesi. La richiesta può dunque essere inoltrata tramite il sito Inps, facendo accesso con le proprie credenziali Spid, Cie o Cns, oppure tramite contact center o i patronati e i Caf di riferimento. Si ricorda, inoltre, che la domanda va perfezionata entro e non oltre il 30 novembre di ciascun anno. Infatti, per accedere a Quota 41 non basta presentare l’istanza, ma bisogna anche rientrare nel fondo di risorse stanziate dalla Legge di Bilancio.