La Legge di Bilancio 2024 ha confermato ancora per un anno la possibilità per le lavoratrici di andare in pensione con Opzione donna, seppur con dei requisiti più stringenti rispetto al passato. Vediamo, quindi, come è possibile accedere alla misura e quali sono le alternative percorribili.

Come lasciare il lavoro con Opzione donna 2024

Anche nel 2024 tutte le lavoratrici aventi diritto potranno accedere alla pensione in anticipo rispetto alla soglia di vecchiaia tramite Opzione donna. I requisiti tuttavia saranno più stringenti che in passato, al fine di rendere meno allettante l’ipotesi di lasciare il lavoro prima dei 67 anni. A partire da quest’anno, infatti, potranno usufruire di Opzione donna le lavoratrici in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere caregiver, invalide almeno al 74%, disoccupate o dipendenti in aziende in crisi;
  • aver versato 35 anni di contributi;
  • avere compiuto 61 anni di età.

Per quanto riguarda il requisito anagrafico, sono previsti degli sconti di uno o due anni per le lavoratrici con rispettivamente uno o più figli. Restano invariate le finestre mobili che prevedono il differimento del primo pagamento della pensione di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 18 mesi per le lavoratrici autonome. Si ricorda infine che chi usufruisce di Opzione donna subirà una decurtazione dell’assegno fino al 25% poiché calcolato interamente con il sistema contributivo.

Le alternative possibili

Proprio come i lavoratori, anche le lavoratrici avranno la possibilità di andare in pensione in anticipo accedendo ad altre misure:

  • Quota 103: accessibile con 62 anni di età e 41 di contributi. Anche in questo caso l’assegno sarà calcolato con il sistema contributivo puro e l’ammontare della pensione non potrà superare 4 volte il minimo. Inoltre, le finestre sono state allungate a 7 mesi per i dipendenti privati e a 9 per quelli pubblici;
  • Ape sociale: riservata ai lavoratori ‘fragili’ ed accessibile con 63 anni e 5 mesi di età;
  • Quota 41: riservata ai lavoratori e alle lavoratrici precoci con 41 anni di contributi, di cui uno versato prima dei 19 anni;
  • pensione anticipata ordinaria: destinata alle lavoratrici con 41 anni e 10 mesi di contributi versati.