pensioni scuola
Lavagna disegno stilizzato

Lunedì 23 settembre si è svolto l’incontro tra le organizzazioni sindacali e il MIM sul decreto ministeriale relativo alle cessazioni del servizio con decorrenza dal 1° settembre 2025 e sulla circolare di accompagnamento. L’Amministrazione ha comunicato la tabella di marcia da rispettare e le scadenze per la presentazione delle istanze, che il personale scolastico dovrà inoltrare entro il 21 ottobre 2024, in modo tale da avere la certificazione da parte dell’Inps entro il 22 aprile 2025. Data quest’ultima fissata anche per consentire le operazioni di mobilità. Per i dirigenti c’è invece tempo fino al 25 febbraio 2025.

Pensioni scuola 2025: Anief si oppone all’uso di Passweb

La delegazione Anief, composta dal segretario generale Giovanni Portuesi e dal responsabile nazionale del dipartimento Condir-ANIEF Alberico Sorrentino, ha ribadito la propria contrarietà all’utilizzo dell’applicativo Passweb e alla gestione da parte delle segreterie delle pratiche pensionistiche per i dipendenti della scuola, che causano un eccessivo sovraccarico di lavoro.

“Pretendiamo dall’Amministrazione il rispetto degli impegni presi nell’incontro del 22 aprile scorsin cui ci era stato presentato un progetto sperimentale che avrebbe fatto sparire Passweb dalle scuole, oggi siamo al punto di partenza”. Ha dichiarato Sorrentino. “Per espressa previsione normativa (Cfr. C.M. n. 88 del 9/12/2004-C.M. n. 96 del 15/12/2009-Nota ex Inpdap n. 22 del 9/9/2008-Nota prot. n. 2588 del 23/12/2013) le pratiche di cessazione dal servizio, trattamento di quiescenza, indennità di buonuscita, liquidazione e riscatto devono essere gestite dagli Uffici territoriali dell’USR“. Ha aggiunto subito dopo.

Per questo motivo, Anief chiede un intervento immediato affinché si torni ad una gestione delle pratiche da parte dell’Inps che non può continuare a scaricare gli adempimenti sulle scuole, che già di per sé si trovano in una situazione di difficoltà. “Basta vessare DSGA e Assistenti Amministrativi delle scuole” ha ribadito Portuesi.

“Rappresentiamo i lavoratori della scuola e sappiamo quali sono le condizioni delle segreterie: non solo carenze di organico, ma anche la precarietà di molti addetti alle segreterie ai quali si richiedono competenze sempre più elevate senza che si proceda ad una adeguata formazione. In mancanza di rimedi adeguati, siamo pronti anche ad impugnare la circolare sulle cessazioni, a tutela di tutti i lavoratori delle segreterie e del personale che ha diritto alla meritata pensione. Anche il presidente nazionale Marcello Pacifico ha sottolineato: “Il tema delle pensioni è da sempre all’attenzione del sindacato”.

Assegni sempre più magri

Oltre ad opporsi all’utilizzo di Passweb, Anief denuncia pensioni sempre più magre dovute in primis alle basse retribuzioni in età da lavoro. “Le basse retribuzioni in età lavorativa, il ritardo nell’accesso al lavoro per la mancanza di un canale permanente di reclutamento, il ritardo nei rinnovi contrattuali nonché i criteri di maturazione contributiva e giuridica degli anni lavorativi ed il mancato riscatto gratuito degli anni di laurea portano il comparto scuola ad avere non solo gli stipendi più bassi di tutto il pubblico impiego, ma anche pensionati sempre più anziani e sempre più poveri”. Ha dichiarato Marcello Pacifico. “Governo e Parlamento sono chiamati a tenere conto delle specificità del comparto scuola”. Ha concluso.