Si è da poco concluso l’incontro tra le organizzazioni sindacali e il Ministero dell’Istruzione e del Merito sulla gestione del sistema delle cessazioni del servizio del personale scolastico e sulla possibile semplificazione dell’uso del software Passweb. L’obiettivo è quello di procedere già dal 1° settembre con un sistema che sostituisca quest’ultimo.
Pensioni scuola: Passweb verso la semplificazione
Durante l’incontro tra le organizzazioni sindacali e il MIM a proposito del sistema di gestione delle cessazioni del servizio del comparto scuola, sono emersi alcuni punti fondamentali:
- difficoltà legata alla complessità di utilizzo di Passweb;
- ritardo nella gestione delle istanze e delle procedure ad esse connesse;
- gravosi adempimenti;
- interoperabilità limitata tra Ministero e Inps.
Alla luce di queste criticità, il direttore del Dipartimento dott. Jacopo Greco ha illustrato il progetto di semplificazione attraverso lo sviluppo di un HUB che permetterà l’interoperabilità tra i sistemi applicativi del MIM e quelli dell’Inps, al fine di assicurare una gestione semplificata e maggiormente efficiente delle attività in carico ai diversi soggetti coinvolti. In questo modo, si andrà a ridurre sensibilmente il caricamento dei dati da parte delle segreterie. Sarà prevista una fase di sperimentazione già a partire dall’anno scolastico 2024-25.
Le posizioni di Anief
Già da tempo Anief si è opposta all’utilizzo del software Passweb per via delle sue criticità. Per questo motivo, il responsabile del Dipartimento Condir-Anief Alberico Sorrentino si è detto d’accordo con le nuove procedure di coordinamento tra i database. Tuttavia, ha messo in evidenza la necessità di formare opportunamente il personale amministrativo delle scuole, affinché possa adempiere ai compiti previsti per la corretta lavorazione delle pratiche pensionistiche in oggetto. La formazione in materia dovrà essere retribuita, come previsto dal CCNL vigente.
Per quanto riguarda invece il pensionamento del personale scolastico, la segretaria generale Anief Daniela Rosano ha ribadito: “Quello dell’istruzione è l’unico comparto pubblico che abbisogna di oltre 1 mln di laureati, il che significa che senza un adeguato sistema di valutazione del periodo di laurea i dipendenti del comparto saranno sempre svantaggiati di oltre 1 lustro nella maturazione dei requisiti e, col sistema misto e contributivo, nel cumulo dei contributi”.
Il presidente Anief Marcello Pacifico ha invece commentato: “L’incontro odierno non affronta il problema principale dei lavoratori della scuola, ma solo il coordinamento di database già compilati”. Dal suo punto di vista “le problematiche delle cessazioni sono legate alla carriera e sono molto più prementi: il congiunto effetto di basse retribuzioni in età lavorativa, ritardo nell’accesso al lavoro per la mancanza di un canale permanente di reclutamento, ritardo nei rinnovi contrattuali nonché i criteri di maturazione contributiva e giuridica degli anni lavorativi e di laurea sommano gli effetti portando il comparto scuola ad avere non solo gli stipendi più bassi di tutto il pubblico impiego, ma anche pensionati sempre più anziani e sempre più poveri”.