Percorsi abilitanti
Percorsi abilitanti

Il Ministero dell’Università e della Ricerca non ha ancora pubblicato i decreti di autorizzazione all’avvio dei nuovi percorsi abilitanti: un ritardo che, a questo punto, rischia di compromettere il possibile inserimento degli aspiranti in prima fascia GPS, in occasione dell’imminente avvio della procedura relativa all’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze.

MUR in ritardo con la pubblicazione dei decreti per l’avvio dei percorsi abilitanti all’insegnamento

I docenti triennalisti e coloro che hanno partecipato al concorso straordinario bis gridano allo scandalo e all’ingiustizia, in considerazione del fatto che il MUR ha consentito l’avvio dei corsi abilitanti, per coloro che intendono conseguire un’altra abilitazione, oltre due mesi fa. Ci si aspettava che tutti gli altri percorsi abilitanti sarebbero partiti da lì a breve: invece, ancora tutto tace dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Per quanto riguarda i percorsi abilitanti da 60 CFU, è ormai impossibile completarli entro giugno in quanto non sarà possibile svolgere in tempo le ore di tirocinio diretto previste dalla riforma del reclutamento.

Costi troppo alti per i percorsi formativi

Le problematiche connesse ai percorsi abilitanti non riguardano solamente i ritardi del MUR nella pubblicazione dei decreti ma anche i costi ritenuti troppo alti per i corsi di formazione in ingresso. A questo proposito, Link coordinamento universitario ha organizzato per domenica 21 aprile 2024 una mobilitazione nazionale a Roma proprio sul tema dei corsi abilitanti di formazione in ingresso.
L’appuntamento è stato fissato alle ore 11, davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione e del Merito e del Ministero dell’Università e della Ricerca, in viale Trastevere.

L’iniziativa lanciata da Link coordinamento universitario intende portare all’attenzione il costo troppo alto dei percorsi formativi, costo che, in taluni casi, arriva sino a 2.500 euro oltre alla mancanza di qualsiasi finanziamento a garanzia della qualità dei percorsi e dell’abbassamento dei costi a carico degli studenti. Inoltre, mancano strumenti in grado di garantire ai neo iscritti ai corsi il diritto allo studio: misure come alloggi o altre forme di emolumenti.