Percorsi abilitanti formativi all’insegnamento, molti docenti che possiedono i 24 CFU si chiedono come dovranno comportarsi in vista dell’avvio dei corsi abilitanti, tenendo presente anche la loro possibile partecipazione ai prossimi concorsi.

Docenti con 36 CFU, i percorsi da 36 CFU riguardano solo la fase transitoria

Nel corso di un suo intervento a Orizzonte Scuola, Attilio Varengo di Cisl Scuola ha chiarito alcuni aspetti legati ai cosiddetti percorsi da 36 CFU che interessano i docenti che possiedono i 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022. ‘I percorsi da 36 CFU – ha ricordato Varengo – esistono solamente per la fase transitoria. Vuol dire che il Ministero, fino al 31 dicembre 2024, per venire incontro a coloro che, in forza del previgente ordinamento, già possedevano i 24 CFU (conseguiti entro il 31 ottobre 2022), ha cercato, nelle norme transitorie l’articolo 18 bis del nuovo decreto legislativo N. 59, di tenere conto anche di questa situazione’. 

Deroga per partecipare ai concorsi

‘Di conseguenza – aggiunge Attilio Varengo – il Ministero ha previsto non tanto l’attivazione dei percorsi da 36 CFU quanto la possibilità da parte dei docenti che hanno 24 CFU di partecipare in deroga al concorso. Questo significa che il candidato al concorso, superando le prove, avrà titolo ad accedere alla seconda tranche dell’abilitazione rappresentata dai 36 CFU’. 

L’iscrizione ai percorsi da 60 CFU con riconoscimento dei 24 già conseguiti

‘C’è da fare un’ulteriore precisazione – afferma il rappresentante di Cisl Scuola – il DPCM e anche il decreto legislativo prevedono il riconoscimento dei 24 CFU, fatto salvo quello dei 10 CFU di tirocinio diretto. Questo significa che un docente potrà eventualmente iscriversi a un percorso abilitante da 60 CFU, vedendosi comunque riconosciuti i 24 CFU: potrà partecipare, dunque, a un percorso pieno, al netto dei 24 CFU già posseduti. Però, non si tratta di creazione di corsi da 36 CFU anche perché negli allegati al DPCM non vi è traccia di questa tipologia di percorsi’.