Percorsi abilitanti formativi all’insegnamento, il CUN (Consiglio Universitario Nazionale) ha emesso il proprio parere in merito all’acquisizione di 30 CFU aggiuntivi per conseguire l’abilitazione in altre classi dopo il completamento di un primo percorso.

Abilitazione docenti, critiche del CUN sui 30 CFU da conseguire per chi si è già abilitato in altre classi di concorso

Il CUN ha criticato tale scelta, in quanto questa ‘provoca una durata eccessiva della formazione con risultati negativi sia per le giuste aspettative dei giovani sia per l’età media del corpo docente’; inoltre,  ‘rende ancor più gravoso sul piano economico il cammino di accesso al ruolo nelle secondarie’ e ‘determina nei laureati con possibile accesso a più classi una scelta preventiva del percorso di formazione fondata più su criteri di mercato che su criteri di qualità’. 

Inoltre, secondo il Consiglio Universitario Nazionale, emergeranno numerose difficoltà nell’individuazione dei contenuti per i 30 CFU aggiuntivi, demandata dal DPCM ai singoli centri senza fissare criteri chiari, con probabili sovrapposizioni per studenti che abbiano concluso il primo percorso e con il rischio di notevoli discrepanze fra singoli centri, se non fra singoli studenti. 

In armonia con l’articolo 4, comma 4, lettera c) del DPCM – si legge nel parere del CUN – la normativa potrebbe prevedere l’attivazione di percorsi di formazione comuni per conseguire l’abilitazione su più classi caratterizzate da un’affinità disciplinare. È in ogni caso auspicabile, dopo il DM 259 del 9 maggio 2017, un riordino complessivo delle classi di concorso, da realizzare con urgenza estrema per stabilire un adeguato rapporto con lo stesso DPCM e per accogliere le tante novità che oggi emergono nella didattica e nella ricerca universitaria con un generale impianto della didattica nelle secondarie in armonia con il riordino delle classi di laurea varato dal CUN e oggetto di un imminente DM.