La questione riguardante i docenti cosiddetti ‘ingabbiati‘, in considerazione delle tempistiche per l’avvio dei percorsi abilitanti formativi all’insegnamento, riveste particolare importanza. Il problema, infatti, riguarda i tempi dei corsi abilitanti che rischiano di non coincidere con quelli riguardanti la scadenza delle domande di mobilità per l’anno scolastico 2024/25.

Domanda di mobilità e percorsi abilitanti per i docenti ‘ingabbiati’, UIL Scuola: ‘Si deve garantire il diritto’

Il segretario nazionale di UIL Scuola, Paolo Pizzo, in una nota informativa, sottolinea la posizione dei docenti cosiddetti ‘ingabbiati’, migliaia di docenti di ruolo in possesso di abilitazione su altra classe di concorso, grado di istruzione o specializzati sostegno che ora potrebbero avere la possibilità di ottenere un’altra abilitazione. L’ulteriore abilitazione permetterebbe loro di presentare domanda di mobilità per ottenere un passaggio di cattedra e di ruolo.

I docenti ‘ingabbiati’ dovranno frequentare i percorsi da 30 CFU che potranno svolgersi interamente in modalità telematica, senza tirocinio diretto. Il problema, però, sottolinea Paolo Pizzo, è che ‘i termini dei percorsi abilitanti potrebbero non coincidere con quelli relativi alla scadenza delle domande della prossima mobilità‘. Per questo motivo, occorre prevedere la possibilità di presentare comunque domanda in attesa del conseguimento del titolo abilitante. ‘I ritardi dell’amministrazione – rimarca il leader sindacale – non possono infatti ricadere sulle legittime aspettative dei lavoratori che aspettano questi provvedimenti da troppo tempo’.

Il Ministero deve ancora pubblicare il decreto di accreditamento per i percorsi abilitanti

A proposito di percorsi abilitanti, il Ministero dell’Istruzione e del Merito deve ancora pubblicare il decreto di accreditamento che permetterà alle singole Università ed istituzioni AFAM di pubblicare i bandi per l’iscrizione ai corsi: il decreto era atteso entro il 22 gennaio ma le tempistiche non sono state rispettate.