Le tempistiche riguardanti i nuovi percorsi abilitanti formativi all’insegnamento si fanno sempre più strette, soprattutto se consideriamo i rigidi paletti imposti dall’Unione Europea in merito al requisito fondamentale di questi nuovi corsi, ovvero l”elevata qualità‘ nella formazione dei nuovi insegnanti. A che punto siamo con l’attivazione dei nuovi percorsi abilitanti?

Attivazione nuovi percorsi abilitanti, le tempistiche si fanno sempre più strette

La preoccupazione fondamentale è quella riguardante le tempistiche se si considera il fatto che tra la costituzione dei centri di ateneo e l’avvio dei nuovi percorsi abilitanti, con le prime attività didattiche, dovranno trascorrere almeno 60-80 giorni. A questo proposito, l’Anfis (Associazione Nazionale dei Formatori Insegnanti Supervisori) ricorda quanto avvenne alla fine del 2012 con l’avvio dei TFA primo ciclo: proprio i ritardi degli atti necessari per la selezione dei tutor coordinatori produssero ritardi pesantissimi nella partenza dei tirocini, con una compressione dei tempi del primo ciclo di abilitazioni. Il lavoro del tutor fu molto complicato e se consideriamo che il DPCM considera il tirocinio come l’attività maggiormente significativa rispetto alle altre, c’è poco da stare allegri. 

Il nodo legato ai tutor

L’Anfis sottolinea che chi sarà più veloce potrà partire poco prima di Natale con le prime attività didattiche, mentre gli altri si accoderanno a gennaio. C’è poi un altro problema: i tutor non potranno prendere servizio prima del mese di gennaio in quanto le risorse del 2023 che servivano per coprire il loro esonero o semiesonero sono state spostate (nel decreto PA) all’organico aggiuntivo del personale ATA da impiegare sino a dicembre.

I percorsi da 30 CFU per chi parteciperà al concorso 2024

La perplessità maggiore, secondo l’Anfis, è quella legata ai percorsi da 30 CFU/CFA destinati ai candidati del secondo concorso PNRR, quello che riguarderà anche coloro che non hanno maturato le tre annualità di servizio. Tali aspiranti saranno chiamati a concludere il loro percorso (corsi, tirocinio e prova finale) entro il 28 febbraio 2024, come esplicitamente indicato dal DPCM: si tratta di un’impresa ai limiti dell’impossibile.