Percorsi abilitanti formativi all’insegnamento, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha allungato le tempistiche per quanto riguarda lo svolgimento dei concorsi legati al PNRR. Anche i nuovi percorsi abilitanti all’insegnamento saranno, di conseguenza, soggetti a una rimodulazione dei tempi.
Percorsi abilitanti all’insegnamento, un provvedimento aggiornerà le disposizioni del DPCM sulla formazione iniziale dei docenti
Nel corso del recente incontro tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e i sindacati, Viale Trastevere ha comunicato l’intenzione di rimodulare le tempistiche dei nuovi percorsi abilitanti, disponendo tempi più distesi per la predisposizione di corsi. Si andrà, dunque, oltre la scadenza del 28 febbraio, prevista dal DPCM pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 25 settembre, per la conclusione dei percorsi da 30 CFU. Come sottolineato da CISL Scuola in una nota informativa, ‘sarà necessario un provvedimento di aggiornamento del su indicato DPCM che consentirà anche il riallineamento del testo con le novità introdotte dalla legge di conversione del decreto-legge 75/2023 e non presenti nel testo del DPCM, a partire dai percorsi di 30 CFU abilitanti riservati ai precari con tre anni di servizio e ai partecipanti al concorso “ex comma 9-bis”’.
CISL Scuola, a questo proposito, ha sottolineato come il MIM si sia reso disponibile in merito ad alcune problematiche esposte in precedenza sui percorsi abilitanti come l’ampliamento dell’offerta di percorsi per coprire le aree geografiche e le classi di concorso non previste nel fabbisogno indicato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, oltre alla definizione della quota di riserva da destinare ai triennalisti e le modalità per uno scaglionamento in caso di eccesso di domande.
Il Ministero si è dichiarato disponibile, inoltre, ad un confronto prima di decidere criteri di accesso in caso di esubero di domande oltre a fornire garanzie sui percorsi di 30 CFU destinati ai docenti già abilitati o specializzati sul sostegno che saranno attivati in soprannumero rispetto all’offerta formativa indicata dal MIM nel calcolo del fabbisogno. Infine, è stata chiesta l’indicazione di criteri omogenei per il riconoscimento dei crediti già posseduti.