Nuovi percorsi straordinari di specializzazione su sostegno organizzati da INDIRE, abbiamo sentito alcuni rappresentanti del Collettivo Docenti di Sostegno specializzati in merito alle ultime novità in arrivo dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e che preoccupano non poco chi si è specializzato in Italia tramite TFA.
Collettivo Docenti di sostegno Specializzati: ‘No ai percorsi straordinari organizzati da INDIRE’
1) Avvio dei nuovi percorsi INDIRE, quali saranno le conseguenze per chi si è specializzato con TFA?
‘I corsi INDIRE – spiega Michela Verdecchi – sono stati istituiti dal DL N. 71 in via del tutto straordinaria e transitoria, in aggiunta ai corsi di specializzazione su sostegno. I destinatari sono docenti che hanno svolto nelle scuole statali e paritarie un servizio su posto di sostegno della durata di almeno 3 anni scolastici, anche non continuativi, nei 5 anni precedenti, oltre ai docenti che hanno conseguito un titolo all’estero. Le conseguenze le possiamo già vedere in quanto in alcune province le graduatorie su sostegno sono già sature e l’attivazione di questi corsi INDIRE condurrà queste GPS ad essere ancora più sature, specialmente sulla classe di concorso ADSS al centro sud e a un abbassamento della qualità della formazione.
Le differenze tra TFA e percorsi straordinari INDIRE
‘I corsi, a differenza dei TFA, sono di soli 30 CFU e quindi dimezzati, come sostiene anche Dario Ianes. Ricordiamo che la qualità dell’inclusione scolastica è direttamente proporzionale alla qualità della formazione e tutto questo andrà a violare sia l’articolo 34 della Costituzione che garantisce il diritto di studio a tutti gli studenti e sia l’articolo 4 sul diritto al lavoro perché sappiamo bene che la precarietà non garantisce lavoro’.
2) Cosa vi aspettate dal Ministero e quali sono le soluzioni che, secondo Voi, è possibile adottare?
‘La soluzione migliore per tutti – risponde Roberta Scorza – sarebbe quella di abolire questi corsi INDIRE per non creare disparità di trattamento. Attualmente il Ministero vuole attivare questi corsi INDIRE con le conseguenze che ne comporterà. È evidente la differenza che c’è tra questi due percorsi di specializzazione su sostegno, sia per quanto riguarda la durata che per i contenuti. Non sono assolutamente comparabili. I corsi potranno essere attivati autonomamente dalle Università e questo ci preoccupa tantissimo, perché agevola le Università telematiche che hanno già un’organizzazione basata sulle piattaforme online: quindi possono accogliere un numero massivo di partecipanti e di corsisti. C’è una differenza sostanziale tra un corso online e un corso in presenza: un corso in presenza obbliga l’Università ad un’organizzazione con spazi limitati mentre le piattaforme online, invece, hanno spazi illimitati’.
Le richieste del Collettivo al Ministero dell’Istruzione e del Merito
‘Se dovessero essere attivati questi corsi INDIRE, noi pretendiamo, come Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati, l’istituzione di una graduatoria permanente per gli specializzati secondo l’articolo 13 del DM 249/2010 in cui avrà la priorità assoluta, sia per quanto riguarda le immissioni in ruolo, sia per quanto riguarda le nomine di convocazione per le supplenze. E poi una seconda graduatoria con gli specializzati INDIRE dalla quale si attingerà solo all’esaurimento della graduatoria permanente. Ci preoccupa tantissimo come verranno attivati questi corsi: attualmente nessuno ha indicazioni precise. Abbiamo chiesto al ministro Valditara di dialogare in qualche modo: siamo riusciti a dialogare almeno con i delegati del ministro, i quali si sono mostrati aperti alle nostre richieste anche se, al momento, non abbiamo ricevuto ancora risposte’.