Percorsi straordinari INDIRE o TFA? Quale percorso scegliere per conseguire la specializzazione su sostegno? I nuovi corsi annunciati dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sono stati accolti da una valanga di critiche soprattutto per il fatto di rappresentare una ‘soluzione’ molto meno impegnativa e dispendiosa rispetto al tradizionale TFA.
Specializzazione sostegno, cosa scegliere tra i nuovi percorsi INDIRE e il TFA?
Il traguardo, ovviamente, sarà sempre lo stesso, ovvero la specializzazione sul sostegno. Il percorso INDIRE, comunque, avrà un peso decisamente diverso (30 CFU), rispetto ai 60 del TFA sostegno e se le lezioni saranno tenute online, si può immaginare come sarà più semplice completarlo. Tuttavia, non si conoscono ancora quali saranno le modalità di erogazione dei nuovi percorsi INDIRE: il Decreto Legge n.71/2024, approvato nello scorso mese di luglio, ha introdotto questo nuovo percorso di specializzazione, riservato ai docenti con almeno tre anni di servizio su posto di sostegno, anche non continuativi, negli ultimi cinque anni.
Il percorso sarà valido fino al 31 dicembre 2025: tuttavia, bisogna ancora attendere il decreto attuativo del Ministero dell’Università e della Ricerca per conoscere anche quelle che saranno le tempistiche. I nuovi percorsi potrebbero partire tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 (ipotesi più probabile) ma ancora non vi sono certezze in merito.
E chi ha già iniziato il TFA?
Per quanto riguarda il passaggio da un corso all’altro, chi sta pensando di ‘trasferirsi’ sul nuovo corso di specializzazione, dovrebbe considerare la possibilità di perdere il denaro già speso ma anche le ore svolte, in quanto i CFU ottenuti al TFA, difficilmente, saranno riconosciuti in caso di un possibile passaggio al corso INDIRE. La scelta, quindi, sarà personale: se da una parte il corso INDIRE rappresenta una soluzione più semplice, dall’altra il TFA resta un percorso più impegnativo ma meglio strutturato.