Permessi scuola
Permessi scuola

Torniamo a parlare di permessi personali retribuiti di cui possono usufruire i docenti e il personale ATA sia di ruolo che a tempo determinato. Dopo le vicende giudiziarie e i vari comunicati da parte dei sindacati, per molti si è generata confusione. In tanti, ad esempio, si chiedono quale sia la motivazione da indicare per giustificare la richiesta di permesso: cerchiamo di fare chiarezza qui di seguito. 

Ancora chiarezza sui permessi personali 

Nei giorni scorsi, in vari articoli ci siamo occupati dei tre giorni di permessi personali che in ogni anno scolastico il personale scolastico può richiedere per motivi familiari o appunto personali, così come previsto dal CCNL 2019/21 all’art. 35 comma 12. Dopo la recente sentenza della Cassazione, infatti, si è dibattuto sulla discrezionalità del Dirigente Scolastico ad accettare o meno le richieste di permesso presentate: abbiamo chiarito che il DS può non accogliere l’istanza solo se non adeguatamente motivata o se per lo stesso giorno, o giorni, ricevere molte domande. In quest’ultimo caso potrebbe rigettare le richieste, perché potrebbe ritrovarsi a corto di personale e non in grado quindi di garantire il normale svolgimento delle lezioni e di conseguenza il diritto alla studio per gli alunni. Ma quale motivazione scrivere nel modulo di richiesta presentata? 

Possibili motivazioni da dare 

Sulle motivazioni da dare per usufruire dei permessi personali, il suddetto art. 35 non fornisce precise indicazioni. Il Contratto è generico. Certamente devono essere prese in considerazione tutte quelle situazioni che hanno conseguenze sul benessere fisico/psichico/sociale del dipendente e della sua famiglia e di cui non è possibile occuparsi al di fuori dell’orario di lavoro. Ma anche impegni che non è possibile rimandare e che si svolgono durante l’orario di servizio, come un matrimonio, una laurea, un’altra importante cerimonia a cui non si vuole o può rinunciare. Un altro motivo potrebbe essere legato ad un trasloco, a lavori in casa o perché si deve accompagnare un proprio familiare ad una visita medica importante o assistere in un momento difficile. L’importante è che la domanda sia accompagnata da autocertificazione e che il dipendente capisca l’importanza che, una volta prodotta, essa ha.