L’estensione del godimento dei 3 giorni di permessi retribuiti per motivi familiari e personali anche ai docenti precari rappresenta una novità del CCNL Scuola 2019-21 firmato il 18 gennaio 2024. Prima di allora i beneficiari poteva essere solo il personale assunto a tempo indeterminato. Ma la fruizione è rivolta solo a coloro che sono assunti dalle Gps o anche dalle graduatorie d’istituto? Facciamo chiarezza.
Permessi retribuiti: alcune precisazioni per i docenti precari
Il riferimento normativo lo troviamo all’art 35 comma 4 del CCNL Scuola 2019-21, il quale stabilisce quanto segue:
“Il personale docente, educativo ed ATA assunto con contratto a tempo determinato per l’intero anno scolastico (31 agosto) o fino al termine delle attività didattiche (30 giugno), ivi compreso quello di cui al comma 5, ha diritto, a domanda, a tre giorni di permesso retribuito nell’anno scolastico, per motivi personali o familiari, documentati anche mediante autocertificazione (…).”
Dal disposto si evince che i permessi retribuiti di 3 giorni per motivi personali o familiari possono essere richiesti al Dirigente Scolastico anche dai precari ma solo con contratto al 31 agosto o al 30 giugno. Non importa se l’assunzione è avvenuta da Gps o dalle graduatorie d’istituto, purchè la durata del contratto sia quella indicata. Sono dunque esclusi dall’esercizio di questo diritto i supplenti brevi.
Va poi precisato che i 3 giorni possono essere richiesti sia singolarmente sia in unica soluzione, a seconda delle esigenze dell’interessato. I 3 giorni sono inoltre da considerarsi tali per tutti i lavoratori, indipendentemente dal numero di ore della supplenza. La richiesta va presentata dai docenti che hanno bisogno di usufruirne e i permessi retribuiti vengono attribuiti di diritto (non c’è una concessione o meno da parte del DS, a parte alcune eccezioni). Importante è il rispetto delle tempistiche di preavviso, di norma fissate in 5 giorni, che potrebbero variare a seconda di quanto stabilito dal contratto integrativo interno alla scuola che deve fornire indicazioni anche per eventuali urgenze non preventivabili.