Cos’è un contratto con clausola risolutiva per il Personale ATA? Quando può verificarsi e cosa implica? La domanda è trattata nel corso del webinar su YouTube dedicato alle supplenze ATA, con gli Avvocati Altieri e Rossi. La domanda, a cui risponde l’Avvocato Maria Rosaria Altieri, è posta da una lettrice. In ambito lavorativo, come nei contratti di supplenza, la clausola risolutiva può essere applicata per terminare il contratto nel momento in cui si identifica un avente diritto alla posizione.
ATA, ho un contratto con clausola risolutiva: cosa significa?
L’Avvocato risponde: Sarebbe stato utile capire di che clausola risolutiva si tratta, nel senso che sarebbe stato utile per fornire una risposta più esaurimento sapere per quale motivo è stata apposta. In ogni caso, in linea di principio un contratto di lavoro (supplenza o ruolo) con questa clausola è quel contratto che si può risolvere al verificarsi di un dato evento, individuato nel contratto stesso. Per essere valida, la clausola deve indicare chiaramente quali condizioni porteranno alla risoluzione. Questo vale sia per i docenti, che per il Personale ATA.
Esempio
Per esempio, la nomina dei collaboratori scolastici da Graduatoria di Istituto su posti residuati dalla procedura di assunzione degli ex LSU, avviene con questa clausola in quanto nell’eventualità di individuazione dell’avente diritto alla nomina, con lo scorrimento delle graduatorie provinciali relative alla procedura di assunzione degli ex LSU, il contratto del supplente terminerà, spiega l’Avvocato.
Un altro esempio è il personale ATA di ruolo che ottiene una supplenza su un altro incarico può ricevere un contratto con clausola risolutiva. Se il titolare rientra in servizio, il contratto del supplente si risolve automaticamente. Potete visualizzare questa e altre risposte direttamente dal video del webinar pubblicato sul nostro canale YouTube.