La Corte di Appello di Torino ha emesso una sentenza recente che conferma il diritto alla riduzione dell’orario settimanale a 35 ore per il personale ATA, consolidando un precedente già stabilito. Il caso in questione è stato promosso dall’Ufficio legale della FLC CGIL Torino a tutela di una collaboratrice scolastica impiegata presso una scuola primaria del capoluogo piemontese. La sentenza ribadisce l’applicabilità dell’articolo 55 del CCNL 2006-2009, tuttora in vigore, riconoscendo i requisiti necessari per accedere alla riduzione dell’orario lavorativo.

35 ore settimanali: dettagli e motivazioni della sentenza

La lavoratrice interessata ha prestato servizio durante gli anni scolastici dal 2020/2021 al 2023/2024, rispettando due condizioni fondamentali richieste dal contratto nazionale:

  • Articolazione dell’orario su più turni: nel caso specifico, l’organizzazione prevedeva due turni alternati, dalle 6:48 alle 14:00 e dalle 11:48 alle 16:00.
  • Copertura giornaliera superiore alle 10 ore: il servizio della scuola garantiva un orario giornaliero superiore alle 10 ore per almeno tre giorni a settimana.

La Corte ha stabilito che tali condizioni soddisfano i requisiti indicati dall’articolo 55 del CCNL 2006-2009, confermando il diritto della collaboratrice scolastica alla riduzione dell’orario lavorativo. Inoltre, ha condannato l’Amministrazione al pagamento dell’indennità sostitutiva per le ore non fruite e al rimborso delle spese legali.

L’importanza di questa sentenza per il personale ATA

Questa decisione non rappresenta solo una vittoria individuale, ma assume una rilevanza collettiva per tutto il personale ATA. Ribadisce infatti che le norme contrattuali devono essere applicate rigorosamente quando sussistono le condizioni previste. Questa vittoria si aggiunge a una serie di precedenti che rafforzano il diritto alla riduzione dell’orario lavorativo,