La FLC CGIL ha proclamato lo stato di agitazione per il personale ATA. Il sindacato chiede che il Governo prenda finalmente atto della difficile situazione in cui si trova il comparto scuola e che agisca di conseguenza fermando l’incessante taglio degli organici, soprattutto in previsione dell’imminente scadenza di migliaia di contratti individuali di lavoro.

Organico aggiuntivo ATA: le incertezze sulla proroga

Resta ancora incerto il futuro dell’organico aggiuntivo ATA PNRR e Agenda Sud. A tal proposito, non si sa ancora se ci sarà la tanto attesa proroga dei contratti al 30 giugno. In assenza di questa, 6.000 contratti scadranno ufficialmente il prossimo 15 aprile. “La proroga è una questione di urgenza assoluta, non solo per tutelare i diritti dei lavoratori, ma anche per garantire il regolare svolgimento delle attività scolastiche”. È questo quanto ha scritto in un comunicato il Comitato per la proroga dei contratti PNRR e Agenda Sud dei collaboratori scolastici. Una questione sollevata anche dal sindacato FLC CGIL che per questo motivo e per altre gravi carenze nella scuola ha proclamato lo stato di agitazione.

Le richieste FLC CGIL per il personale ATA

Al centro della protesta portata avanti dal personale ATA e dalla FLC CGIL ci sono:

  • la proroga dei contratti ATA per il PNRR e Agenda Sud provvisoriamente fino a giugno e poi fino a tutto il 2026;
  • la disattivazione dell’applicativo Passweb affinché venga eliminato dagli oneri scolastici;
  • il pagamento puntuale e tempestivo dei supplenti, spostando a carico del MEF su partita di spesa fissa la corresponsione degli stipendi;
  • la ripresa del processo di semplificazione amministrativa;
  • il basare gli organici su parametri nuovi che tengano conto delle numerose complessità che non possono essere ridotte al solo numero degli alunni.
  • lo stop al taglio degli organici ATA  legato al dimensionamento della rete scolastica a fronte del numero dei locali scolastici, delle aule e degli alunni che resta invariato;
  • la revisione del decreto legge sulle supplenze che risale al 2000 e non è più in grado di soddisfare i nuovi diritti maturati dal personale precario.

Tutte richieste condivise sia dai dirigenti scolastici sia dai DSGA che da tempo segnalano come le scuole, senza il personale assunto per l’implementazione dei progetti del PNRR e Agenda Sud e senza una loro stabilizzazione fino al 2026, non saranno in grado di raggiungere gli obiettivi assegnati.