Oggi parte il piano ‘Agenda Nord’, il cui progetto era stato firmato a maggio dal Ministro Valditara con apposito decreto. I fondi stanziati sono pari a 220 milioni di euro e riguarderanno le scuole delle regioni settentrionali e del centro-nord. Il piano mira a combattere la dispersione scolastica, e per fare ciò le istituzioni scolastiche delle regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto, già individuate e inserite nel decreto del ministro dell’Istruzione e del Merito del 27 maggio 2024, possono presentare da oggi, 9 ottobre, e fino al 31 ottobre 2024 il proprio progetto didattico. Il progetto è esteso anche alle scuole paritarie non commerciali, per le quali sono previste risorse aggiuntive rispetto ai 220 milioni. Di seguito i dettagli.
In cosa consiste il Piano Agenda Nord
Il Piano Agenda Nord “coinvolge oltre 3.000 scuole per contrastare la dispersione scolastica e potenziare le competenze anche nelle aree del Centro-Nord e in particolare in quelle situate in contesti a più alto tasso di dispersione. Si completa così un percorso già avviato con il Piano Agenda Sud. Tutti gli studenti italiani hanno il diritto di formarsi, di crescere e di godere delle stesse opportunità : vanno contrastati tutti i divari sociali e territoriali.” Queste le dichiarazioni di Giuseppe Valditara.
Ma in cosa consiste esattamente il Piano Agenda Nord? Si tratta di:
- 2.919 Scuole primarie che potranno presentare il proprio progetto per contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari negli apprendimenti, potenziare le competenze di base e quelle trasversali, retribuire il personale scolastico per le ore aggiuntive nelle quali è impegnato nell’attuazione di progetti didattici, realizzare attività laboratoriali (sport, teatro, musica, educazione alla cittadinanza e al rispetto, ecc.), anche in orario extrascolastico.
- 245 scuole, individuate direttamente da Invalsi, per le quali sono previste ulteriori misure di accompagnamento e supporto costante da parte del MIM e tramite Indire e Invalsi; formazione specifica dei docenti; coinvolgimento delle famiglie; didattica innovativa e laboratoriale; ampliamento del tempo scuola; potenziamento delle attività sportive.
Il Piano in 10 punti
Il Ministero ha ulteriormente spiegato le finalità sottese al Piano Agenda Nord riassumendole in 10 punti:
- Studentesse e studenti al centro: insegnamento personalizzato che tenga conto delle esigenze di ciascuno, promozione di attività di orientamento e tutoraggio estese anche alle Scuole del primo ciclo, in coerenza con le Linee guida per l’orientamento;
- Didattica innovativa e laboratoriale: setting di apprendimento innovativi, superamento del paradigma d’insegnamento basato sulla lezione frontale, introduzione di nuove metodologie didattiche;
- Scuola aperta e più vicina a tutti: scuola aperta per attività extracurricolari e nei periodi di sospensione delle lezioni, orario delle lezioni più flessibile per offrire agli studenti la possibilità di continuare a imparare;
- Retribuzione dei docenti: retribuzione dei docenti per incarichi aggiuntivi oltre l’orario scolastico, impegnati nei progetti;
- Formazione dei docenti: formazione dei docenti coordinata da Invalsi sulla didattica orientativa, sulla progettazione didattica, sull’utilizzo dei dati per migliorare gli esiti degli apprendimenti;
- Coinvolgimento delle famiglie: organizzazione di gruppi di supporto alla genitorialità con la condivisione di esperienze e strategie;
- Supporto e accompagnamento alle scuole: Invalsi e Indire supportano le 245 scuole sia nella formazione dei docenti, sia nella progettazione didattica e le accompagnano in un percorso di auto-riflessione, di monitoraggio e di analisi dei dati di ciascuna scuola sugli apprendimenti;
- Promuovere il tempo pieno: attivazione di progetti extracurricolari e oltre l’orario scolastico, per favorire un ampliamento del tempo scuola anche grazie agli investimenti relativi alle mense scolastiche;
- Favorire le attività teatrali, musicali e sportive: attivazione di progetti per favorire le attività teatrali e musicali e la pratica sportiva, mantenere alta la motivazione, favorendo l’attivazione di convenzioni, anche grazie agli investimenti relativi alle palestre scolastiche. Al riguardo, è stato incrementato lo stanziamento iniziale del PNRR, ridotto rispetto al fabbisogno e alle richieste pervenute al Ministero, di ulteriori 149,7 milioni per le palestre delle Scuole superiori delle regioni del Centro-Nord (255 milioni a livello nazionale);
- Progetti speciali di offerta formativa: attivazione di progetti specifici d’intesa con i Presidenti di Regione e le realtà locali per far decollare le potenzialità delle aree interessate.