aula vuota per fine delle lezioni
aula- scuola

Come abbiamo visto in un precedente articolo, il D.M. 11 aprile 2024, prot. n. 72 ha approvato il Piano Scuola Estate. Questo punta al potenziamento delle competenze, per l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni. 400 milioni del FSE sono le risorse previste per la sua attivazione relativamente agli anni scolastici 2023/24 e 2024/25. Il Ministero ha sottolineato che la partecipazione da parte delle scuole sarà volontaria (dovrà essere espressa entro il 24 maggio) e avverrà attraverso la Piattaforma unica SIF 2017 che consentirà anche in modo semplificato la gestione finanziaria, il monitoraggio e il controllo dei progetti. Ma quali saranno i compensi per i docenti che aderiranno? 

I compensi per i docenti che aderiscono al Piano Scuola Estate

Sottolineamo ancora una volta che la partecipazione da parte dei docenti al Piano Scuola Estate avviene assolutamente su base volontaria: gli insegnanti, pertanto, potranno dare la propria disponibilità o meno alla scuola che entro la data stabilita comunica la partecipazione al Piano. 

Come si evince dal suddetto Decreto Ministeriale, i fondi sono stati stanziati alle Scuole Primarie, Secondarie e Paritarie, pertanto saranno le stesse istituzioni scolastiche a dover disporre i pagamenti. Tuttavia, ancora non si sono quantificati in modo dettagliato questi compensi e, considerando il fatto che si gestiranno a livello di singola scuola, potrebbero esserci disparità di trattamento tra un istituto e un altro in base al compito svolto. Gli insegnanti, infatti, potranno ricevere un compenso nei limiti delle risorse disponibili in riferimento ai moduli didattici attivati.

Già tale situazione scoraggia tantissimo i docenti: in estate, nel periodo delle sospensioni delle lezioni e sopratutto durante le settimane che si potrebbero fruire come ferie, gli insegnanti dovrebbero percepire compensi come qualunque altro professionista, e non con retribuzioni orarie spesso inferiori a quelli ottenuti normalmente. 

I docenti precari 

I docenti con contratto al 30 giugno non potrebbero prender parte al Piano Scuola Estate, in quanto non si prevede la stipula di contratti individuali di lavoro perché la mansione richiesta non rientra nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Superato questo ostacolo, tuttavia, ai docenti in questione non converrebbe neanche dare la propria disponibilità, in quanto i compensi previsti rischierebbero di essere di molto inferiore rispetto alla NASpI.