I sindacati FLC CGIL, CISL FSUR, SNALS Confsal, GILDA Unams e Anief hanno chiesto con una lettera unitaria al Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Recinto, un incontro urgente per concretizzare quanto contenuto nel nuovo CCNL, a proposito delle posizioni economiche ATA e i passaggi da Collaboratori scolastici ad Operatori, le cui procedure si sarebbero dovute avviare già da maggio 2024.
Posizioni economiche ATA e passaggi da Collaboratori ad Operatori: sindacati chiedono di passare ai fatti
I sindacati firmatari del CCNL, nella loro lettera unitaria a Giuseppe Recinto, hanno chiesto un “incontro con carattere di urgenza su avvio procedure posizioni economiche, passaggi da Collaboratori scolastici a Operatori, confronto sull’utilizzo delle economie per mancata implementazione istituti contrattuali”. Nella richiesta congiunta si spiega inoltre che “stante la piena disponibilità delle risorse specificamente dedicate agli istituti contrattuali di cui si parla, si ritiene urgente la piena implementazione delle procedure ad essi connessi”.
In attesa che giunga risposta dal Ministero, ricordiamo che per il passaggio dei collaboratori scolastici all’area dell’operatore scolastico è necessario avere svolto almeno cinque annualità di servizio in qualità di collaboratore scolastico ed essere in possesso di un attestato di qualifica professionale. In alternativa, i collaboratori scolastici devono avere realizzato dieci anni di servizio dopo aver conseguito almeno il diploma di scuola secondaria di primo grado.
Il commento di Marcello Pacifico (Anief)
“Se esiste la possibilità da contratto di rendere operative delle figure professionali nuove o profili presenti nella scuola da anni solo sulla carta è giunta l’ora di attuarla”. Ha dichiarato il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico. “Quella dell’operatore rientra in questa situazione, come previsto dall’ultimo CCNL sottoscritto lo scorso gennaio, e riguarda decine di migliaia di collaboratori scolastici, che in questo modo andrebbero a ricoprire un ruolo superiore all’attuale con effetti economici positivi sullo stipendio”. Ha aggiunto subito dopo.
“Non comprendiamo, assieme a tutti i sindacati firmatari dell’ultimo CCNL, perché non si riesca a portare a termine quanto stabilito, anche considerando che le coperture economiche per realizzarlo sono disponibili da tempo”. Ha infine concluso Pacifico. Secondo le stime Anief, infatti, l’attuazione delle misure avrebbe un costo pari a 20,4 milioni lordo Stato, a fronte dei circa 36,9 milioni di euro stanziati.