Posizioni economiche per il personale ATA, il 12 luglio 2024, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato un decreto per l’attribuzione delle posizioni economiche per il personale ATA. Queste posizioni consistono in attività lavorative con autonomia operativa e mansioni aggiuntive e più complesse. Originariamente previste dal contratto del 2008 (articolo 50 del contratto 2006-08), non sono state attribuite a tutto il personale avente diritto, causando un accumulo di risorse.
UIL Scuola Rua su posizioni economiche personale ATA: “Attribuire i 64,5 milioni di euro ai lavoratori in attesa da anni”
Un’indagine del 2019, interrotta dalla pandemia e ripresa nel 2022, ha rivelato un accumulo di circa 65 milioni di euro. Attualmente, le risorse ammontano a 137,72 milioni di euro. Di questi, 73,21 milioni finanzieranno e rivaluteranno 51.941 posizioni economiche già in essere, con incrementi per i collaboratori (da 600 a 700 euro), per gli operatori (800 euro) e per gli assistenti (prima posizione da 1200 a 1300 euro, seconda posizione da 1800 a 2000 euro).
I restanti 64,50 milioni di euro saranno destinati a 46.297 nuove posizioni economiche, distribuite come segue:
- 28.539 per i Collaboratori
- 82 per gli Operatori
- 12.549 prime posizioni economiche per gli Assistenti
- 5.127 seconde posizioni economiche per gli Assistenti
Le nuove posizioni saranno assegnate tramite una procedura selettiva, successiva a un corso di formazione organizzato dall’Amministrazione. Questa disposizione deve considerare il personale scolastico già presente nelle graduatorie provinciali che ha completato o parzialmente completato la formazione, o che è in attesa di essere formato.
Gli elenchi degli aspiranti beneficiari sono noti agli Ambiti Territoriali Provinciali e agli Uffici Scolastici Regionali, come dimostrato dai documenti ottenuti tramite accesso civico il 5 febbraio 2024. Durante le trattative all’Aran, la delegazione Uil Scuola Rua ha sostenuto che le risorse accumulate devono essere attribuite al personale negli elenchi territoriali e non utilizzate per altri scopi, posizione comunicata alla Corte dei conti e al Ministero dell’Istruzione e del Merito il 16 gennaio. Il mancato riconoscimento delle posizioni economiche, come indicato da una nota informativa diffusa dal sindacato guidato dal segretario Giuseppe D’Aprile, rappresenta un danno economico per il personale avente diritto da anni, inclusi quelli andati in pensione, che non hanno beneficiato del maturato nelle loro pensioni.