Aula scolastica
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Dal 14 novembre al 13 dicembre rimarranno aperte le domande per l’attribuzione delle nuove posizioni economiche ATA, nel frattempo la Uil Scuola Rua ha chiesto al Ministero dell’Istruzione e del Merito di rivedere i contenuti formativi previsti nei programmi per prevenire la richiesta di ulteriori mansioni.

Posizioni economiche ATA: la richiesta di Uil Scuola Rua

La Uil Scuola Rua ha chiesto al MIM che i contenuti formativi previsti nei programmi per le posizioni economiche del personale ATA vengano rivisti, poiché al momento includerebbero anche una serie di attività che non rientrano nei vari profili professionali. Una discrepanza che rischia di generare richieste di compiti impropri, come già accade in diverse realtà scolastiche. “Chiediamo al Ministero una riformulazione complessiva dei programmi formativi, con l’obiettivo di rispettare i limiti dei profili professionali e garantire un trattamento equo per tutto il personale ATA. È quanto si legge sul sito Internet del sindacato.

Quali sono i contenuti da rivedere

Il sindacato, in particolare, ha evidenziato le seguenti criticità:

  • Collaboratori scolastici: la formazione si riferisce genericamente all’assistenza agli alunni con disabilità. Considerata la natura non specialistica di questo profilo, è necessario delimitare l’ambito formativo a mansioni coerenti con tale natura;
  • Assistenti amministrativi: Uil Scuola Rua segnala che nei percorsi formativi indicati dal MIM si nasconde il compito improprio di gestione di Passweb;
  • Assistenti tecnici: nei percorsi formativi sono presenti attività improprie come ad esempio l’assistenza agli alunni con disabilità e la gestione del sito web scolastico;
  • Altri profili (cuoco, guardarobiere, infermiere): non viene menzionata alcuna attività formativa specifica per queste figure. Un fatto che il sindacato ritiene inaccettabile.

Il fenomeno relativo al carico di compiti che grava sul personale ATA, comprensivo di mansioni improprie, è stato più volte denunciato anche da altre sigle sindacali. Ciò dimostra come il problema sia davvero molto sentito dai lavoratori, per i quali è ormai necessario un intervento urgente da parte del Ministero.