Si sta generando malcontento all’interno del personale ATA, a partire dal riconoscimento giuridico, all’organico aggiuntivo ATA PNRR e Agenda Sud (stiamo parlando di circa 6 mila collaboratori scolastici), del periodo di vacanza contrattuale dal 16 aprile alla data della nuova ricontrattualizzazione. E desta ulteriore dibattito la recente riapertura delle graduatorie ATA 24 mesi. Ciò che viene lamentata è una ‘discriminazione‘ a danno degli altri precari ATA, e anche di quegli assistenti amministrativi sempre PNRR e Agenda Sud a cui non è stato più prorogato il contratto dopo dicembre. Di seguito i dettagli.
Precari ATA: cresce il malcontento
Ad aver destato agitazione è stata da ultimo la notizia della riapertura delle graduatorie ATA 24 mesi per coloro che hanno lavorato con supplenze dopo il 15 aprile su progetti PNRR o Agenda sud. Secondo le indiscrezioni, la finestra temporale di riapertura andrà dal 12 luglio al 17 luglio ma si attende la conferma. Molti precari ATA vedono questa situazione come un ulteriore passo verso il riconoscimento di benefici nei confronti dell’organico aggiuntivo PNRR e Agenda Sud, con riguardo soprattutto ai collaboratori scolastici che hanno potuto godere della proroga fino al 15 giugno.
“Il personale assunto con contratto PNRR ha avuto leggi ad hoc e misure speciali che non sono mai state applicate prima nella scuola. Costanti cortesie che hanno provocato slittamento dell’apertura e rallentamenti delle graduatorie. Il personale classico è palesemente discriminato di fronte a questa nuova categoria che ha la strada spianata da continui favoritismi. Tutti hanno fatto dura gavetta per raggiungere il posto, mentre oggi si scopre che i PNRR vedranno riconosciuto 1 mese e mezzo di servizio non svolto e avranno un’apertura straordinaria della Graduatoria 24 mesi. (…) In tutto questo, quei poveri assistenti amministrativi PNRR sono rimasti a casa a dicembre senza speranze, mentre i CS godono costantemente di privilegi e miracoli. Situazione imbarazzante che discrimina milioni di lavoratori che lavorano ogni giorno con metodo ordinario.“ Questo è quanto si legge in un post di sfogo su facebook