Un avvio di anno scolastico che, nonostante le dichiarazioni rilasciate nelle ultime ore dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si preannuncia problematico. Anche quest’anno, infatti, molte cattedre autorizzate dal MEF per le assunzioni non sono state assegnate: in percentuale, siamo nell’ordine del venti per cento, ovvero 40.619 immissioni in ruolo su 50.807 posti autorizzati.

Immissioni in ruolo 2023/24, il 20 per cento delle cattedre autorizzate non è stato assegnato

Tuttavia, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in occasione di una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha espresso la propria soddisfazione per come sono andate le cose con le immissioni in ruolo dei docenti per l’anno scolastico 2023/24: ‘Abbiamo assegnato il 79,9% dei posti autorizzati dal Mef contro il 47,4 dello scorso anno’. In pratica, è come aver detto: ‘Abbiamo fatto meglio rispetto allo scorso anno e questo ci basta’.

Anief: ‘Perse 10mila cattedre, lo Stato continua a sbagliare’

Il presidente Anief, Marcello Pacifico, ha sottolineato come lo Stato stia continuando a sbagliare con i precari della scuola: ‘Anche quest’anno – ha spiegato il leader sindacale – sono andate perse oltre il 20% delle immissioni in ruolo, con 10mila supplenti costretti a rifiutare posto fisso perché proposto dall’algoritmo lontano dalla loro residenza. Le loro cattedre – ha precisato Pacifico – andranno ad aggiungersi alle 200mila già destinate a supplenza annuale‘. Un risultato che non può certamente soddisfare se si tiene conto del fatto che alle 10mila cattedre scoperte si devono aggiungere i circa 31mila posti riservati alle assunzioni legate al PNRR: in buona sostanza, oltre 41mila supplenze annuali in più con scadenza al 31 agosto 2024.