Nella scuola pubblica italiana esiste da anni una situazione critica che coinvolge un vasto esercito di lavoratori statali e precari, i supplenti brevi e saltuari. Da tre mesi, questi “proletari” dello Stato si trovano ad affrontare una realtà fatta di lavori fuori sede, mancanza di stipendi e ritardi significativi nei pagamenti accessori. Questa è la triste realtà che Anief denuncia con forza, chiedendo l’intervento urgente del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
La denuncia di Anief
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, esprime la sua preoccupazione e delinea un quadro allarmante. Nonostante le promesse annuali, l’amministrazione pubblica sembra dimenticare di pagare i supplenti brevi, lasciandoli senza alcun compenso a causa della complicata burocrazia. Questi insegnanti e personale ATA, impegnati sin da settembre, si trovano ora a dicembre senza alcuna retribuzione, una situazione insostenibile che mina la dignità di chi, se fosse disoccupato, percepirebbe regolarmente la Naspi.
L’impatto fiscale e le difficoltà che seguono
Pacifico sottolinea anche un problema fiscale che i supplenti brevi affrontano: percepire gli stipendi dell’anno precedente a gennaio comporta una tassazione separata senza detrazioni d’imposta, traducendosi in una perdita economica fino a 200 euro. Questo aggiunge ulteriori difficoltà finanziarie a un gruppo già svantaggiato. La mancanza di stipendi impatta pesantemente sulla vita quotidiana di questi lavoratori, rendendo difficile persino coprire le spese di base e privando i loro figli di attività sportive e ricreative.
Anief solleva giustamente la questione della parità di trattamento, sottolineando come gli stipendi non siano adeguati al costo della vita italiano e distanti dagli standard europei. Il ritardo nei pagamenti è equiparato a una mancanza reale di sostentamento. Si evidenzia in particolare la disparità tra i supplenti brevi del Sud, che devono affrontare spese aggiuntive come affitti e viaggi.
La Richiesta di Intervento
In vista delle festività natalizie, decine di migliaia di supplenti brevi si trovano nell’incapacità di festeggiare a causa del ritardo nei pagamenti. Anief, di fronte a questa situazione critica, chiede pagamenti immediati e minaccia di diffidare il Ministero dell’Istruzione se non si risolve la questione. L’appello di Anief non è solo un richiamo all’azione, ma una necessità urgente di garantire dignità e giustizia a coloro che dedicano la loro professionalità all’istruzione pubblica.