Il concorso PNRR 2, recentemente bandito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha suscitato un’ondata di protesta tra i precari della scuola, che vedono in questa nuova procedura concorsuale un segno di mancato riconoscimento del loro impegno e delle loro competenze.
I precari della scuola contro il concorso PNRR
Il Comitato Precari Uniti per la Scuola, in un comunicato diffuso agli organi di stampa, ha espresso il proprio sdegno per la situazione che si è venuta a creare, denunciando l’assenza di rispetto da parte del Governo verso coloro che da anni supportano il sistema educativo. Le modifiche al reclutamento, richieste più volte dai sindacati per evitare contenziosi legali e problematiche con l’Europa, non sono state adottate. Inoltre, il Governo ha introdotto una riserva del 15% per chi ha svolto il Servizio Civile Universale, scavalcando i precari con più esperienza nelle graduatorie.
Il Comitato Precari Uniti per la Scuola: ‘L’unica soluzione è il doppio canale di reclutamento’
Le critiche si sono ampliate quando è emerso che il Governo ha mostrato scarsa trasparenza riguardo alle modifiche richieste per il reclutamento, facendo credere che servisse l’approvazione dell’Europa, nonostante questi temi siano di competenza nazionale. Sindacati come FLC CGIL, UIL SCUOLA, SNALS e ANIEF hanno criticato l’inefficacia dei concorsi per risolvere il problema del precariato. Il Comitato ha proposto una soluzione: un doppio canale di reclutamento, con il 50% delle assunzioni provenienti dalle graduatorie degli idonei dei concorsi precedenti e il restante 50% dalle GPS, come unica misura per affrontare l’emergenza del precariato nel settore scolastico.
“Il Comitato Precari Uniti per la Scuola – si legge nella nota – lancia un appello alla politica per scongiurare la reiterazione di ulteriori concorsi, anche per evitare lo sperpero di denaro pubblico per lo svolgimento delle procedure, denaro che peraltro andrà restituito! La proposta che ha già consegnato al Ministero è: doppio canale di reclutamento, unica strada possibile per assorbire il dilagante precariato nella scuola, ovvero reclutamento per il 50% da graduatorie di idonei dei concorsi precedenti e 50% da GPS”.