Il 2024 sarà l’anno dei concorsi. Come però è stato fatto notare su più fronti queste procedure, finora, non sembrano aver risolto la piaga del precariato, e nemmeno pare siano riuscite ad attenuarlo. Eppure sembra essere l’unica strada adottata ad oggi per immettere in ruolo. Anief torna dunque sulla problematica sottolineando l’importanza di rivolgersi ad altre strade, quali il doppio canale di reclutamento.

Precariato e doppio canale

Qualche giorno fa Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, parlando di precariato ha dichiarato: “i concorsi sono sicuramente un’opportunità ma non sono la soluzione al precariato. Siamo convinti che i concorsi non siano la strada per combattere il precariato. La soluzione può essere solo il doppio canale, lo avevamo detto lo scorso anno, purtroppo poi in Commissione europea è saltato tutto. Speriamo che la proposta della senatrice Bucalo sul doppio canale possa avere un iter accelerato in Parlamento per essere approvata entro quest’anno.

Il sindacalista ha ricordato inoltre che “l’Italia deve dare una risposta dimostrando che le misure adottate contro l’abuso dei contratti a termine sono efficaci, se non lo farà dovrà cambiare idea anche la Commissione che gestisce i concorsi Pnrr. Dalla legge 107, quando furono banditi i primi concorsi straordinari, il numero dei precari è aumentato del 200%. A noi risulta, tra l’altro, che i precari con 36 mesi di servizio siano più di 400mila.

Pacifico ha accennato anche alle assunzioni su sostegno ex art 59: “Stiamo caldeggiando al milleproroghe. Se non si faranno avremo sicuramente molti posti scoperti.”