I concorsi da soli non sembrano risolvere la ‘piaga’ del precariato, che da anni affligge il mondo scolastico. E, date le premesse, nemmeno le procedure previste dal PNRR potrebbero riuscirci. Eppure, ad oggi, l’unica strada per accedere al ruolo resta solo il concorso. Così come sembra essere scomparsa la procedura straordinaria ex art 59, con cui per 3 anni si è assunto dalle Gps sostegno, finora non ci sono stati segnali nemmeno verso un ritorno al doppio canale di reclutamento. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che da tempo si sta battendo il sindacato Anief, che di recente sta trovando anche l’appoggio da parte delle altre sigle sindacali.
“Procedura d’infrazione per l’Italia da 10 anni”
Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato Anief, ha rilasciato nelle scorse ore un’intervista ai microfoni dell’agenzia Italia stampa per tornare a parlare di reclutamento e soprattutto di doppio canale. Il sindacalista ha ribadito come sia necessario affidarsi al doppio canele di reclutamento e assumere i precari dalle Gps, da cui vengono chiamati adesso per le supplenze. Riportiamo di seguito il suo commento:
“C’è una procedura di infrazione per l’Italia in corso ormai da dieci anni, che deve ascoltare l’Europa. Per rispondere l’unica possibilità è assumere i precari dalle Graduatorie per le supplenze. Dobbiamo risolvere il problema, abbiamo la scuola più precaria del mondo: uno su quattro tra docenti e Ata è precario. La soluzione è il doppio canale di reclutamento”.
Seguire questa strada della stabilizzazione, secondo Pacifico, permetterebbe anche di evitare di condannare i precari a lavorare fino ai 70 anni.