L’ultima versione della bozza di ordinanza ministeriale non piace sotto tanti punti di vista. Tra questi troviamo la previsione di inserire a pettine nelle Gps i docenti specializzati con titolo conseguito all’estero e in attesa di riconoscimento. A questi ultimi verrà data anche la possibilità di conseguire supplenze. Ne è nato un malcontento generale da cui è scaturito un movimento che ha organizzato il presidio che si terrà domani, 15 maggio, alle ore 16, davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Saranno presenti anche rappresentanti del sindacato Flc CGIL.
Specializzati in Italia: “Tuteliamo la continuità didattica degli studenti disabili”
Si chiama ‘Il Prof Specializzato’ il profilo social che raccoglie docenti specializzandi e specializzati del Lazio e di altri atenei italiani, creato per raccogliere le adesioni di specializzati, specializzandi e soprannumerari di tutti i cicli Tfa di ogni ordine e grado. Il movimento mira a porre l’attenzione sull’importanza della continuità didattica: inserire nelle Gps a pettine docenti che hanno ottenuto il titolo di specializzazione all’estero e sono in attesa di riconoscimento, potrebbero vedersi negare il riconoscimento stesso e, qualora avessero conseguito una supplenza, interrompendo il contratto verrebbe leso il diritto allo studio di studenti con disabilità .
Il gruppo di docenti specializzati in Italia, facenti parte del citato movimento, ha sottolineato già in precedenza come l’intenzione non sia quella di alimentare una guerra tra docenti precari, mostrando comprensione verso chi si è avvalso di un titolo estero non per cercare scorciatoie ma solo per cercare di uscire dallo ‘status’ estenuante di precario. La continuità didattica merita però di non essere messa a rischio da un eventuale diniego di riconoscimento, e proprio per questo motivo il presidio di domani ha come oggetto la richiesta di inserire in coda nelle Gps gli specializzati esteri in attesa di riconoscimento.