professioni sanitarie
Infermiera

Dopo una lunga attesa, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato il decreto numero 1.119 che regola le modalità di svolgimento del test d’ingresso per le Professioni Sanitarie 2024 e che stabilisce il numero di posti disponibili per il prossimo anno accademico. Si segnala a tal proposito che le unità sono in lieve aumento rispetto allo scorso anno, parallelamente alla crescita del fabbisogno formativo delle regioni.

Professioni Sanitarie 2024: quanti sono i posti disponibili

Per l’anno accademico 2024/2025 il MUR ha messo a disposizione per i 22 corsi di laurea in Professioni Sanitarie 37.472 posti in totale. Di questi, 35.930 sono riservati ai candidati UE e non UE residenti in Italia, mentre 1.542 sono destinati ai candidati non UE residenti all’estero. Un piccolo passo in avanti, quindi, in risposta al crescente fabbisogno formativo delle singole regioni.

Di fatto, l’aumento riguarda 16 professioni su 22. Gli incrementi maggiori si riscontrano, in particolare, per i Tecnici di Neurofisiopatologia (da 128 a 155), i Tecnici di Fisiopatologia Cardiocircolatoria (da 225 a 258), gli Igienisti dentali (da 667 a 755), gli Educatori Professionali (da 1.799 a2.013) e i Terapisti Neuro Psicomotricità età evolutiva (da 440 a 485).

Altre informazioni utili

Il decreto pubblicato dal MUR conferma inoltre che la prova si svolgerà in contemporanea in tutta Italia il prossimo 9 settembre e che sarà composta da 60 quesiti a risposta multipla, a cui gli studenti dovranno rispondere in 100 minuti di tempo. Le domande (scelte dai singoli atenei) saranno così ripartite:

  • 4 quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi;
  • 5 quesiti di ragionamento logico e problemi;
  • 23 quesiti di biologia;
  • 15 quesiti di chimica;
  • 13 quesiti di fisica e matematica.

Per ogni risposta esatta sarà attribuito 1 punto, 0 per ogni risposta mancata e -0,4 per ogni risposta errata. Il decreto, tuttavia, non specifica i termini per le iscrizioni, poiché ogni ateneo può gestire liberamente la prova, sempre nel rispetto delle indicazioni ministeriali. Pertanto, a seguito della pubblicazione del Decreto MUR, ogni università pubblicherà i propri bandi sui siti Internet di riferimento, in modo tale da fornire ai candidati tutte le informazioni utili per le iscrizioni al test. Si ricorda, infine, che non ci sarà un’unica graduatoria nazionale. Ogni ateneo gestirà in autonomia la sua lista dei candidati. I posti disponibili ufficiali saranno ripartiti fra i vari corsi con decreto successivo.