Dopo settimane di trepidazione è stata accolta con entusiasmo la notizia della riassunzione dei 6.147 collaboratori scolastici PNRR e Agenda Sud dal 2 maggio al 15 giugno. La previsione è contenuta nel DL Coesione approvato oggi in Consiglio dei Ministri. Resta però ancora un nodo da sciogliere: che ne è delle oltre 2 settimane rimaste ‘scoperte’? Sarà possibile una retroattività giuridica? In merito ha provato a fare chiarezza Pasquale Raimondo, rappresentante sindacale Uil Scuola Rua, in occasione dello speciale organizzato in data odierna da Orizzonte Scuola. Di seguito i dettagli.
Collaboratori scolastici PNRR e Agenda Sud: cosa ne sarà del periodo scoperto ?
Centrale è la questione della proroga e della copertura del periodo compreso dal 16 aprile al 2 maggio. Al riguardo Pasquale Raimondo ha dichiarato: “per quanto ci riguarda la proroga dovrebbe avere riconoscimento sia giuridico che economico, perchè è chiaro che la colpa non insiste sui lavoratori. Fermo restando che potrebbe esserci un problema di risorse. In ogni caso per la Uil Scuola è indispensabile dare una copertura perlomeno dal punto di vista giuridico per queste persone che sono rimaste ferme per ritardi e meccanismi burocratici eccessivi.” In merito poi all’aspetto strettamente economico Raimondo ha precisato che dei 18 milioni di euro che sono stati stanziati per la copertura di questi contratti di lavoro 14 milioni sono stati prelevati come una forma di anticipazione dal fondo di funzionamento per le istituzioni scolastiche.
Dopo la previsione del DL Coesione si attende ora una nota ministeriale di chiarimenti in merito all’aspetto della retroattività giuridica e ogni altro aspetto attinente alla ricontrattualizzazione. Va precisato riguardo a quest’ultimo aspetto che non ci sarà una discrezionalità in capo alle scuole: il rinnovo dei contratti riguarderà tutti i 6.147 collaboratori scolastici che si sono visti chiudere il rapporto di lavoro al 15 aprile. Il sindacalista della Uil Scuola Rua ha infine rimarcato l’intenzione della sigla sindacale di chiedere con fermezza la proroga dei contratti in modo che non vi sia alcuna interruzione dei contratti stessi, così come previsto dalla Legge di Bilancio.