Da tempo si gioca nelle aule di tribunale la ‘partita’ degli insegnanti precari di Religione Cattolica contro la reiterazione dei contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi. Le richieste si fondano sulla stabilizzazione del posto di lavoro e, in via subordinata, sulla richiesta di risarcimento del danno. I ricorsi avviati negli anni si inseriscono nella generale esigenza di porre fine al precariato. In quest’ottica anche l’annosa lotta all’avvio dei concorsi che dopo 20 anni finalmente vedranno la luce entro la fine del 2024, con l‘indizione di una procedura straordinaria e di una ordinaria. Prosegue intanto la ‘pioggia’ di vittorie ottenute dal sindacato Snadir.
I fatti
Dopo 43 sentenze di Cassazione, adesso si è arrivati a quota 3 sentenze per abbandono dopo che si è concluso, con esito favorevole per la ricorrente, il recente giudizio presso la Corte di Cassazione inerente a una sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro. La Cassazione, in osservanza della procedura, aveva invitato il Ministero dell’Istruzione del Merito (Avvocatura dello Stato) a considerare di rinunciare al ricorso proposto contro la sentenza risarcitoria favorevole alla docente precaria di religione, iscritta al sindacato Snadir.
Il MIM ha ascoltato il ‘consiglio’ della Corte suprema ed ha rinunciato al ricorso. Dunque, il giudice della Cassazione ha confermato le sentenze in Corte d’Appello che a loro volta, riprendendo le motivazioni della CGUE del 13 gennaio 2022 e quelle contenute in altre sentenze di Cassazione, ribadiscono che l’indefinito rinnovo dei contratti a tempo determinato otre i 36 mesi per esigenze durevoli rappresenta un abuso e non risponde a ragioni oggettive.
Il commento di Orazio Ruscica (Snadir)
Dopo l’ennesimo risvolto positivo ottenuto nelle aule di tribunale Orazio Ruscica, segretario generale Snadir, ha commentato: “Fossimo nel mondo del baseball, parlerei di partite vinte per ‘manifesta superiorità’. I tanti ricorsi a buon fine e quest’altra rinuncia del Ministero, dimostrano la bontà dell’azione del nostro sindacato e la necessità che termini subito il precariato con i concorsi. In attesa della pubblicazione dei due bandi di assunzione, ordinario e straordinario, il nostro sindacato continuerà ad avviare azioni legali finalizzate alla tutela dei docenti precari di religione. E’ un solco che abbiamo tracciato, che produce per noi vittorie in serie. Prima, le ‘partite’ giudiziarie le giocavamo vincendole tutte. Adesso, direi saggiamente, il MIM decide di fermarsi prima e di ciò non possiamo che prenderne atto con soddisfazione. In ogni caso, non siamo disposti a fermarci nell’azione di tutela dei nostri docenti. “