Si è tenuta ieri una protesta a Roma da parte dei sindaci del Mezzogiorno, guidati dal governatore campano De Luca, contro l’autonomia differenziata. Non sono mancati momenti di tensione culminati anche in epiteti contro la premier Giorgia Meloni. Ne è seguito un botta e risposta tra esponenti politici e con il commento della stessa presidente del Consiglio.

I commenti di Valditara e Piantedosi

Inquietante il degrado della lotta politica portata avanti da alcuni esponenti dell’opposizione che ricorrono all’insulto e alla mistificazione dei fatti”: così il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara commentando quanto accaduto ieri durante la manifestazione a Roma di De Luca con i sindaci del Mezzogiorno contro l’autonomia. Valditara ieri ha anche aggiunto: “Ultimo esempio oggi il governatore Vincenzo De Luca con l’incredibile e volgare offesa alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Qualunque persona in buona fede non può che condannare duramente questi insulti”.

E’ mancato il rispetto per gli uomini e le donne in divisa anche da parte di chi, per il ruolo che ricopre, dovrebbe invece rappresentare le proprie idee all’insegna del massimo rispetto delle istituzioni e delle regole” ha commentato il ministro dell’interno Piantedosi.

La provocazione di Giorgia Meloni

Tutto era partito da una provocazione lanciata dalla Premier Meloni: “Devo ringraziare i presidenti di regione“, ha detto la presidente del Consiglio dalla Calabria dove si trovava per la firma dell’Accordo per il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027. “Tutti hanno capito il senso di quello che stiamo facendo – ha sottolineato Meloni – c’è stata una enorme collaborazione, tutti sono collaborativi salvo uno che non è molto collaborativo allo stato attuale. Rispetto per carità, neanche mi stupisce troppo, se si va a guardare il ciclo di programmazione 2014-2020 risulta speso il 24% della spesa, se invece di fare le manifestazioni ci si mettesse a lavorare forse si potrebbe ottenere qualche risultato in più“. Queste parole hanno portato alla replica offensiva, che conosciamo, da parte del governatore De Luca.