Prosegue la pubblicazione delle Gps, sebbene ancora in poche province allo stato attuale. Cresce intanto l’attesa tra gli aspiranti che vogliono sapere il punteggio ricoperto un graduatoria e la relativa posizione. Molti lamentano il fatto che gli elenchi non diano la reale contezza della posizione ricoperta, notando che sono inseriti ancora docenti entrati in ruolo già da alcuni anni. Come mai ritroviamo quindi questa situazione nelle Gps? Facciamo chiarezza.
Docenti di ruolo nelle Gps: ecco perché
Il riferimento normativo lo troviamo all’art. 47 del CCNL Scuola 2019/21, secondo cui il docente di ruolo può accettare supplenza da Gps su posto intero in un diverso ordine o grado d’istruzione, o per altra tipologia o classe di concorso, purché di durata non inferiore ad un anno scolastico o fino al 30 giugno. Questa possibilità è preclusa a coloro che non hanno ancora superato l’anno di prova. Questo significa che coloro che sono stati assunti a tempo indeterminato possono iscriversi nelle Gps e compilare le 150 preferenze la cui domanda si chiuderà il 7 agosto 2024.
Questo ‘beneficio’ è stato previsto soprattutto per quei docenti di ruolo che sono legati dal vincolo triennale sulla cattedra di titolarità, che in questo modo possono magari accettare una supplenza da Gps vicino a casa. Il docente di ruolo che rifiuta l’incarico dalle GPS incorre, sul fronte delle supplenze, nelle stesse sanzioni previste per la rinuncia da parte dei docenti precari. Non sono invece previste ripercussioni per quanto riguarda la cattedra di titolarità.