Reclutamento docenti
Reclutamento docenti

Nel recente incontro che si è tenuto tra i sindacati e il Ministro Valditara si è affrontata la problematica del reclutamento del personale docente. Alcune sigle hanno riproposto l’idea del doppio canale di reclutamento, a cui Giuseppe Valditara non si è mostrato contrario, spiegando come sul tema sia già in corso da mesi una trattativa con l’UE. L’insediamento della nuova Commissione Europea potrebbe quindi portare a novità sul fronte delle modalità attraverso cui immettere in ruolo. Le tempistiche non sembrano però essere celeri. Il problema principale è rappresentato dal PNRR, a cui il nostro Paese non può che restarne vincolato per non perdere i fondi. Ma come potrebbe quindi cambiare il sistema di reclutamento? Vediamo la differenza tra doppio canale e procedura straordinaria.

Doppio canale di reclutamento

Quando si parla di doppio canale di reclutamento si fa riferimento alla procedura, ancora esistente in alcune province e classi di concorso soprattutto del sud, secondo cui si attinge al 50% dalle Graduatorie Ad Esaurimento (Gae) e al 50% dalle graduatorie di merito concorsuali. Le Gae, come dice il nome stesso, sono destinate ad esaurirsi, lasciando quindi lo spazio solo alle graduatorie che scaturiscono dai concorsi. Siamo comunque sempre nell’ambito della procedura ordinaria delle assunzioni.

Laddove si parla di ripristino del doppio canale sembra che si voglia fare riferimento all’adozione, come secondo canale, delle GPS per immettere in ruolo, sia su posto comune che di sostegno.

Nomine finalizzate al ruolo da GPS sostegno: procedura straordinaria

Da non confondere col doppio canale di reclutamento è la procedura straordinaria delle assunzioni, che si accoda alla fase ordinaria e che viene attivata solo in via eventuale, quindi solo se residuano posti dalle Gae e/o graduatorie di merito. È quanto avviene con le nomine finalizzate al ruolo dalle GPS sostegno di prima fascia e con la mini call veloce. Quest’ultima procedura è stata rinnovata per 2 ulteriori anni (fino a dicembre 2025 nello specifico) , per fronteggiano l’enorme fabbisogno che ogni anno si riscontra col sostegno.