Immissioni in ruolo personale docente, non sono mancate le polemiche riguardanti il decreto autorizzativo pubblicato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito sul contingente assunzionale per il prossimo anno scolastico 2024/25. Solo 45.124 posti a fronte dei 65mila posti vacanti e disponibili. Il ministro Valditara ha giustificato tale riduzione, tirando in ballo le regole previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Immissioni in ruolo, Valditara: ‘Il contingente autorizzato è frutto delle regole imposte dall’Europa’
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, rispondendo alle proteste delle organizzazioni sindacali, ha sottolineato come il contingente autorizzato è frutto delle regole imposte dall’Europa e le regole previste dal PNRR non consentono modifiche sostanziali alle procedure di reclutamento già avviate. Valditara ha sottolineato come ‘la procedura concorsuale, basata sull’esperienza dei concorsi banditi a dicembre 2023, garantirà una copertura della maggior parte delle cattedre disponibili’.
Anief: ‘Il doppio canale di reclutamento sarebbe una soluzione efficace contro la supplentite’
Anief, sottolineando come, a settembre, andremo incontro a nuovi numeri record per la supplentite, ricorda come il doppio canale di reclutamento, ovvero lo scorrimento delle GPS dopo l’esaurimento delle graduatorie di riferimento per le immissioni in ruolo, rappresenterebbe una soluzione certa ed efficace per vincere la ‘supplentite’. Marcello Pacifico, leader di Anief, spiega che il doppio canale di reclutamento, abbinato alla creazione di un unico organico di diritto, andrebbe a determinare la progressiva stabilizzazione su tutti i posti vacanti e disponibili.
Anief rimarca il fatto che la richiesta del doppio canale di reclutamento sia in forte crescita. Il governo tentò, all’inizio del 2023, di inserire la proposta del doppio canale di reclutamento, ovvero assunzioni da prima fascia GPS anche su posto comune, sulla falsa riga di quanto sta avvenendo con la prima fascia GPS sostegno. L’auspicio è che tale soluzione possa, finalmente, essere presa in considerazione. Il problema fondamentale resta quello dell’OK da parte dell’Unione Europea.