Anche per quest’anno scolastico sono previste numerose supplenze. Tante, troppe, secondo Ivana Barbacci, segretaria generale CISL scuola. In un comunicato stampa, la leader sindacale ha manifestato forte preoccupazione per le criticità riscontrate nelle procedure di reclutamento docenti. In particolare, si è focalizzata sulla mancata assunzione degli idonei, a partire da quelli del concorso 2020, e sulla possibilità del doppio canale di reclutamento.
Organici di diritto insufficienti, ricorrere allo scorrimento degli idonei
Secondo Ivana Barbacci, “gli organici di diritto sono largamente insufficienti per rispondere al reale fabbisogno e andrebbero incrementati”. Inoltre, altre criticità derivano dai concorsi PNRR. “A fronte di posti liberi, hanno di fatto limitato il numero delle assunzioni possibili”. A tal proposito, il suggerimento che proviene dalla segretaria CISL scuola è quello di introdurre “delle flessibilità nelle regole del PNRR tali da consentire lo scorrimento degli idonei, a partire da quelli del 2020, evitando così di dover ripetere prove concorsuali e garantendo altresì al sistema una maggiore stabilità. Tutti esempi concreti di quanto, ancora una volta, siamo costretti a misurarci con gli effetti prodotti da un sistema di reclutamento inadeguato ai fabbisogni della scuola”. Proprio oggi, in tante piazze italiane, è andata in scena una manifestazione fuori dagli uffici di diversi USR per chiedere tutele e diritto all’assunzione.
Reclutamento docenti, una possibile soluzione: il doppio canale
“È quindi quanto mai necessario e urgente cambiare questo sistema, rendendo strutturale un doppio canale di reclutamento che riconosca il valore dell’esperienza di lavoro acquisita sul campo, consentendo di incrementare sensibilmente il numero dei posti coperti da personale di ruolo”. Sarebbe auspicabile, dunque, seguire quanto accade già da tempo sui posti di sostegno, con il ricorso alle graduatorie di I fascia per l’immissione in ruolo, allargandolo anche ai posti comuni.
“È questa la strada giusta per avviare un nuovo modello di reclutamento efficace e maggiormente rispettoso delle esigenze degli studenti e del personale”. La CISL scuola chiede al Ministro Valditara un impegno forte nel ricercare con il Parlamento e con la Commissione Europea soluzioni concrete nella direzione indicata, da attuare già da settembre prossimo.